epistolario d’autore

L’importante è restare felici come Samuel Beckett nelle sue lettere

Foto Wikipedia
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  • Samuel Beckett, il cui carteggio vanta oltre 15mila missive, fu un altro grande gigante della scrittura epistolare del Novecento. Ora Adelphi pubblica il secondo volume della tetralogia prevista per raccogliere una buona sezione di quest’immenso materiale cartaceo.
  • Pressoché in ciascuna di queste lettere, esiste un dettaglio che cattura l’occhio. Un particolare speciale per il tono emozionale, al di là dell’aneddotica, che fa crescere la partecipazione del lettore fino a trasportarlo oltre la busta e il francobollo e dentro la vita di Beckett.

  • È un uomo senza rancori, quello che appare dalle lettere di questo secondo volume, senza asprezze ora che la guerra è finita.

Ernest Hemingway scrisse e spedì 6mila lettere. Sembrerebbe molto, ma è poco più che niente. Basti dire che Steve Ditko, uno dei due creatori di Spider-Man, arrivò a intrattenere con una sola persona uno scambio di 1.500 lettere, e a causa della corrispondenza accumulata la porta dello studio dell’appartamento newyorkese in cui da tempo si era ritirato non si riusciva ad aprire. Samuel Beckett, il cui carteggio vanta oltre 15mila missive, fu un altro grande gigante della scrittura epistolare

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