Dopo anni in cui la comicità non si rivolgeva più a grandi platee, Lol trova il modo di offrire qualcosa a tutti. Il format ha suscitato commenti radicali e meme, ma funziona come una festa in casa con invitati diversi
- Sono anni che ci si chiede che fine ha fatto la comicità televisiva, mentre i televisivi si chiedono che fare del genere. Nel frattempo esondava in rete, fino a trasformarsi in registro prevalente dello stare sui social.
- Eppure ridere è una pratica diffusa in Italia e da qualche parte la comicità popolare, quella che trova il minimo comune denominatore capace di scoppiare le bolle, doveva trovare il suo sbocco.
A quanto pare questo sbocco è stato Lol di Amazon Prime Video. Lol ha avuto l’indubbio merito di essere piaciuto a persone molto diverse tra loro, trovando una sorta di minimo comune denominatore del gusto che, come si diceva, è alla base della televisione popolare.
Sono anni che ci si chiede che fine ha fatto la comicità televisiva, mentre i televisivi si chiedono che fare del genere. Un’intera leva di comici nata tra la metà degli anni Cinquanta e i Sessanta, dopo avere riscritto i codici del fare ridere, è da tempo scomparsa. Per semplicità la possiamo dividere nei due poli magnetici della Rai2 di Carlo Freccero (il mondo Dandini) e dell’Italia1 della Gialappa’s Band. Da Guzzanti al Mago Forest, da Luttazzi ad Aldo Giovanni e Giacomo. I più di questi ha



