Etiopia, 1974. Una squadra di paleoantropologi rinviene un braccio, una nuca, un bacino, alcune costole. Oggi quello scheletro non è più il nostro antenato più antico. Ma l’eredità della missione di allora non è finita
Hadar, Etiopia, siamo a 160 km a nord-est di Addis Abeba. Una squadra di paleoantropologi da qualche mese sta raccogliendo i fossili riaffiorati da un antico lago prosciugato. Non piove spesso nel deserto di Afar, ma quando arrivano le piogge sono torrenziali, il suolo non riesce ad assorbirle, e correndo via scavano canaloni nella terra e nella roccia che rivelano i sedimenti geologici come strati di una torta. Donald Johanson ha sempre subito il fascino del passato remoto: più di tutti di quel



