- Costantemente posposto, con improvvisi sollievi regalati da numeri invece insperabilmente in crescita, il baratro della super inflazione volteggia come un corvo che spacca le orecchie mentre il cielo sembra sempre lì per diventare scuro.
- Dentro questo stadio di evoluzione che toglie il respiro, l’importanza delle sfilate maschili appena concluse a Milano e Parigi potrebbe ragionevolmente risultare risibile.
- Eppure quello che è emerso è un filo rosso-pallido molto evidente: il manifestarsi di una fiera fragilità, come attitudine aperta da un lato all’esposizione a qualunque vento in arrivo, dall’altro alla preservazione di una zona di identità.
Che tempi. Basterebbe il finale dell’editoriale del numero della settimana scorsa di The Economist (strillo: “Zero-Sum”): «C’è ancora un po’ di margine prima che il sistema collassi completamente, danneggiando un numero incalcolabile di vite umane e compromettendo del tutto la democrazia liberale e il capitalismo di mercato. Il compito è enorme e urgente». Ci si riferisce al rientro della manifattura nei rispettivi paesi, e alle restrizioni crescenti del flusso dei beni e dei capitali, al gi



