COSE DA MASCHI – LA NEWSLETTER

Le strutture di cui parla Barbero sono inabitabili anche per gli uomini

LaPresse
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  • Alessandro Barbero, rispondendo pochi giorni fa a un’intervista su La Stampa, ha parlato di «differenze strutturali tra uomo e donna». Giornali e social media ne hanno fatto una questione di misoginia, ma quelle parole offrono anche una descrizione degli uomini.
  • Da bambino io avevo Mighty Max, e mia sorella Polly Pocket. Mentre Polly aveva varie belle case accoglienti, Max era sempre e solo in orrendi luoghi pericolosi, da evadere o conquistare. Perché non costruiamo una (sovra)struttura abitabile dove i maschi possano immaginarsi diversamente?
  • Le differenze di genere rimarranno oppressive finché penseremo di colmarle allargando la capienza dei correnti modelli bacati di successo. Non è auspicabile diffondere spavalderia e aggressività più equanimemente tra i generi: bisogna invece rifondare l’idea di uomo su modelli di fruttuosa insicurezza ed euforica accoglienza che già ci offrono Dante, Petrarca, Leopardi e Montale.

Insegno da qualche anno un corso sull’avanguardia e il genere (nel senso di gender, non di genere letterario) e ogni volta, a metà semestre, chiedo alla classe di darmi qualche indicazione su argomenti e temi che gradirebbero trattare prima dell’esame. Di solito richiedono incursioni nell’opera di qualche icona globale al di là degli studi italiani, tipo Marina Abramović o Laurie Anderson, che io allegramente aggiungo al programma da bravo aspirante femminista cosmopolita. La risposta più ast

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