Conquistare l’attenzione dei ragazzi prescinde dal fatto che l’insegnante conosca la materia, prescinde dalla stima che gli studenti nutrono per il docente, prescinde dai loro interessi. Non si tratta di essere insegnanti bravi, preparati, formati, sensibili, empatici. Il punto è che si distraggono facilmente. Per esempio N., seconda liceo, dice: «La scuola mi interessa, ma a un certo punto mi annoio». Cos’è che ti annoia? «Mi sembra che non mi riguardi»
La regola non scritta della scuola è che, in classe, gli studenti possono chiacchierare, darsi lo smalto, pettinarsi, consultarsi, studiare altre materie invece che stare attenti alla spiegazione/interrogazione, dedicarsi ai giochi on line, insomma, possono distrarsi in qualsiasi modo, ma una cosa è certa: pur avendo la mente impegnata in altre dieci questioni in contemporanea, si accorgeranno sempre – sempre – se conosci la tua materia, se sei preparata, se sai insegnare, a prescindere dall’at



