FINZIONI

Il ritratto marmoreo di Pierino Beccari ci ricorda che i bambini non devono morire

  • Pierino morì rapito dal colera, all’età di cinque anni, nella tarda estate del 1887 a Genova. Vuota rimase la cameretta e orfano restò il corredo da scolaro. L’alunno Beccari non rispose all’appello del maestro.
  • Di lui rimase soltanto un ritratto marmoreo, scolpito da Lorenzo Orengo e voluto dalla madre Fanny,  che andava ogni giorno a piangere sulla tomba del figlioletto. Una statua che ammonisce nei secoli: i bambini non devono morire.
  • Questo racconto si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola.

Ogni tanto, nel silenzio, crolla qualcosa. Il porticato si allunga in spettrale fuga, mentre la decadenza lo stringe a sé in mortale, inquerelabile abbraccio. Il muschio insinuatosi nella fredde membra delle statue fa scoppiare le loro articolazioni, il salnitro ha sgretolato i cornicioni, gli architravi, gli aggetti, il bugnato fiorentino, una pioggia di gesso imbianca giorno dopo giorno i pavimenti luridi, macchiati da striature nere, talora verdastre; il tempo ha denudato i graticciati de

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