Cultura

Poor Things è un film che ci parla in una lingua sorprendente

Il nuovo film del regista greco Yorgos Lanthimos ha conquistato Venezia. Poor things ci parla in una lingua sperimentale, senza orpelli e balbettata ,che è al tempo stesso la propria e di nessuno

Venezia ha deciso. Ha deciso che il cervello di un feto nel cranio di una donna venticinquenne sia la miglior storia che abbia visto quest’anno. Yorgos Lanthimos non è nuovo a proposte che potremmo definire eccentriche e non è nuovo neanche alle trasposizioni cinematografiche. Già con The Killing of a Sacred Deer avevamo assistito ad una riproposizione in chiave moderna della tragedia di Ifigenia in Aulide (scritta da Euripide tra il 407 ed il 406 a.C.) osservata sotto la lente di un autore c

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