non solo tubi che perdono

Siccità: si risparmi pure acqua in casa, ma è l’agricoltura a dover cambiare

  • In Italia, l’uso potabile ammonta a circa dieci miliardi di metri cubi all’anno, dei quali tre-quattro sono dispersi nel terreno. Ma sul paese, in media, cadono circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno in pioggia e neve. Nonostante l’interesse per le perdite di ret, non può essere quindi l’uso (o l’abuso) potabile che rende scarsa l’acqua.
  • In realtà, la storia della siccità italiana è dominata quasi interamente dalla crescita delle piante. Cosa cresce sul nostro territorio dovrà cambiare, così come quanto l’agricoltura produca per ogni goccia d’acqua che usa.
  • E se le nevi non ci aiutano più, raccogliendo acqua in inverno e rilasciandola in primavera, dovremo supplire con invasi artificiali e una gestione forestale che rallenti il deflusso. Tutto questo ci pone di fronte a una domanda fondamentale: che cosa vogliamo vedere quando guardiamo fuori dalla finestra?

Spesso mi si chiede che cosa possa fare il singolo di fronte alla siccità. Alcuni vogliono una risposta etica. Altri cercano colpevoli per liquidare la questione con una dose di indignazione, sentimento diffuso quanto inutile. In questi giorni molti quotidiani hanno offerto una risposta a entrambi, indirizzando i lettori verso le famigerate perdite dalle reti idriche. Queste, sentiamo dire frequentemente, raggiungono oltre il 40 per cento, un’inefficienza colposa, e la loro riduzione un passo o

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