Cultura

Gli Stati Uniti sono una nazione fondata sulla bomba nucleare

  • È uscito per Einaudi il nuovo testo di Stefano Massini, Manhattan Project, che sarà presto anche uno spettacolo teatrale, e a leggerlo si capisce subito che Massini è finalmente tornato a raccontare quello che sa fare meglio: ebrei migranti.
  • E lo fa con quella sua straordinaria capacità di ragionare per analogie, di andare dal microscopico al macroscopico e viceversa in tre secondi.
  • Tutto inizia con due uomini e una valigia che non viene mai disfatta. I due uomini sono due scienziati di Budapest, il nucleo originario del cosiddetto clan degli ungheresi, un gruppo di scienziati ebrei che per primo intuì i pericoli di un lavoro sulla reazione nucleare.

È tornato agli inizi, Stefano Massini. Saranno contenti i lettori (e gli spettatori), tantissimi, che hanno amato prima lo spettacolo teatrale Lehman Trilogy e poi il libro che ne seguì, Qualcosa sui Lehman, una sorta di fluviale versione ampliata del copione con cui lo scrittore fiorentino ha vinto tutto, tra cui l’importantissimo Tony Award, l’Oscar del teatro americano: primo italiano a ottenerlo nell’intera storia del premio. Lo spettacolo l’ho visto, al Piccolo di Milano, nel 2015, era

Per continuare a leggere questo articolo