Superare la crisi

Il grande inganno della retorica sullo stato di eccezione

  • Lo stato di emergenza è una condizione di crisi imprevedibile, e dunque imprevista, che chiama il governo di un paese ad approntare misure temporanee, utili al superamento della crisi e destinate a essere revocate al termine di essa.
  • Con stato di eccezione si indica invece qualcosa di assai più minaccioso e pervasivo. Si tratta di un’impalpabile transizione di fase in cui l’emergenza da fine diventa mezzo: un governo utilizza surrettiziamente la legislazione di emergenza come strumento per avviare un cambiamento radicale dell’assetto istituzionale di una comunità.

  • Tesi che non riesce a convincerci dacché a nostro avviso fondata su una svista macroscopica.

Da più parti e a più riprese, su giornali e blog, in riviste accademiche e saggi scientifici, si avanza il sospetto che vent’anni fa siamo entrati in uno stato di eccezione permanente. Ed è bene che tremino i polsi, perché lo stato di eccezione ha quel potere infido che si attribuisce al diavolo: convince tutti che non esiste. Con stato di eccezione si designa infatti un colossale meccanismo di autoinganno che permette l’inverarsi di uno scenario distopico: l’intera popolazione di uno stato,

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