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Già solo se traducessimo in italiano il titolo, L’isola delle tentazioni, capiremmo facilmente che dietro lo spettacolo di corpi piuttosto ben fatti e seminudi sulle spiagge sarde si nasconde un’ambizione educativa.
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Il metodo consiste nel mettere alla prova l’amore di coppia, contrastando la routine e risvegliando la passione. Per gli spettatori è un apparato che è supposto scatenare meccanismi di identificazione come per i romanzi, ma anche (perché no?) istruire sullo stato dei sentimenti di coppia oggi in Italia.
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Ma mentre le due edizioni vip erano pura manfrina, l’edizione nip di quest’anno non è priva di spiragli di autenticità.
Già solo se traducessimo in italiano il titolo, L’isola delle tentazioni (con quel retrogusto cattolico, il serpente eccetera), capiremmo facilmente che dietro lo spettacolo di corpi piuttosto ben fatti e seminudi sulle spiagge sarde si nasconde un’ambizione educativa. Uomini e donne, la rivista spin-off del programma condotto da Maria De Filippi, raccomanda addirittura un “metodo Temptation”. Il metodo consiste nel mettere alla prova l’amore di coppia, contrastando la routine e risvegliando la



