L’influenza culturale di TikTok su una nuova generazione di media ha generato alcuni sorprendenti effetti a catena. I video virali di persone che consigliano i loro libri preferiti, molti dei quali con l’hashtag #BookTok (78 miliardi di visualizzazioni) hanno contribuito a rendere il 2021 uno degli anni più redditizi per l’industria editoriale mondiale. Secondo i dati di NPD BookScan, che tiene traccia delle vendite in 16mila negozi degli Stati Uniti, i libri dell’autrice Colleen Hoover, la più grande star di BookTok, quest’anno hanno venduto più copie della Bibbia. È pubblicata in Italia da Sperling.

Pertanto, al sesto posto della nostra classifica dei libri più venduti sta Ridi a CreepyPelle, graphic novel per ragazzi, fatto di battute e giochi di parole divertenti. Di Pera Toons, edito da Tonué. E chi è Pera Toons? È Alessandro Perugini, grafico e fumettista. Si afferma prima su Instagram con il famosissimo format Chi ha ucciso Kenny?, pubblicato anche negli Stati Uniti. Poi si è fatto conoscere grazie ai social dove ha creato una community di appassionati di battute, freddure ed enigmi a fumetti. Sono più di 2 milioni su TikTok.

Importante notare che, col terzo posto di Zerocalcare, nella top ten ci siano due fumetti. Che non sono manga. Bisogna scendere di parecchie posizioni, per trovarli. Intanto il 28 ottobre, a Lucca Comics, verranno diffusi i dati della prima indagine condotta in Italia sulle librerie di fumetti – quante sono, dove sono, qual è il loro profilo e come si collocano rispetto agli altri canali di vendita – a cura dell’ufficio studi dell’Associazione italiana editori. E per chiudere alla rovescia parliamo ora del primo posto di Vincenzo Schettini. Professore di fisica. Violinista. Influencer. Due anime, quella artistica e quella scientifica, divulgate contemporaneamente attraverso i canali YouTube, TikTok, Instagram, Spotify e Facebook, che superano a oggi un milione e mezzo di follower, per rendere la sua materia accessibile a tutti.

Il suo video più seguito è stato visualizzato da sette milioni di persone. Collabora con il programma di formazione per docenti italiani (Italian Teacher Programme) al Cern. Il suo libro è La fisica che ci piace, pubblicato da Mondadori Electa. Perché quando osserviamo una formica sollevare briciole che pesano 50 volte più di lei, non immaginiamo che è tutta una questione di forze. Quando impostiamo il navigatore, non sappiamo che funziona così bene perché tiene conto della teoria della relatività. E, quando attraversiamo un cancello automatico con la nostra auto, non notiamo la meccanica quantistica che si cela dentro le cellule fotoelettriche all’ingresso. Davvero sei ore al mare sono diverse da sei ore passate in treno senza aria condizionata?

Notizie da Francoforte

L’editoria italiana si è presentata alla Buchmesse, la Fiera internazionale del libro di Francoforte, consolidando la sua posizione di prima industria culturale italiana, quarta in Europa dietro solo a Germania, Regno Unito e Francia. Nel 2022 l’editoria non solo ha retto l’onda d’urto, ma ha segnato una forte crescita in tutti i settori con vendite complessive pari a 3,429 miliardi di euro (+10,7 per cento). Sono stati venduti libri per 1,022 miliardi, in calo dell’1,9 per cento rispetto al 2021 ma comunque in crescita del 14,4 per cento rispetto al 2019. Le copie vendute sono state 70,905 milioni, in calo dell’1,7 per cento sul 2021 ma in crescita del 16,0 per cento sul 2019. La forbice rispetto al 2021 si sta riducendo nelle ultime settimane, contemporaneamente si assottigliano i margini degli editori a causa dell’aumento dei costi di produzione e della carta in particolare.

I contraccolpi di Covid, di guerra, crisi energetica e inflazione impattano tutta la filiera del libro. Per questo c’è una particolare preoccupazione per l’ultimo trimestre e per il periodo natalizio, sempre decisivi per determinare il risultato complessivo dell’annata. Il boom dell’e-commerce ha spinto gli editori a valorizzare ancora di più la propria offerta puntando soprattutto sul catalogo.

Titoli caldi

Tasmania di Paolo Giordano, conteso e venduto in Germania, Francia, Spagna e altri paesi, è un romanzo sul futuro in uscita il 25 ottobre da Einaudi. Un altro dei libri italiani di successo della Buchmesse è un progetto che nasce un mattino di maggio in una stanza di Porta Venezia a Milano. «Mia madre Anna Politkovskaja questa l’avrebbe senz’altro chiamata guerra» è la frase che si è insinuata nella testa di Jacopo Viganò – da sei anni titolare con Alessandra Selmi, quella del best seller Al di qua del fiume (Nord), dell’agenzia letteraria Lorem Ipsum – la sera prima, ascoltando l’intervista di Vera Politkovskaja in tv a Piazzapulita di Corrado Formigli. Poche, forse ovvie, parole ma nitide e crude, che aprono una finestra su un mondo mai esplorato prima. È così che contatta Sara Giudice, l’autrice dell’intervista, è così che insieme convincono Vera ad aprire l’armadio dei ricordi, è così che nasce un’asta tra tutti i principali editori italiani per aggiudicarsi i diritti dell’opera. Che uscirà da Rizzoli a gennaio: Mia madre l’avrebbe chiamata guerra.

Mondadori, come altri editori importanti come Penguin, Verlag, Planeta, acquisisce un saggio sulla teoria e filosofia dei giochi The score del filosofo C. Thi Nguyen. E la fiaba illustrata giapponese That book sul mondo dei libri e delle storie. Grande successo per Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli, venduto in 9 paesi tra cui Francia, Germania e Inghilterra sull’onda della serie Netflix. Tra i classici Alba de Cespedes, venduta in 15 paesi, e Fruttero&Lucentini: oltre alla Francia, UK e Usa. C’è molto interesse anche per trasporre le loro opere in film e serie.

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