Cultura

Tra guerra, pace e una fatwa: la vita di Anna Prouse è un romanzo

Anna Prouse su uno dei ponti di\\u00A0Nasiriyah assieme al capo della polizia, il generale Saba al-Fatlawi (foto di\\u00A0Marc Roussel)
Anna Prouse su uno dei ponti di Nasiriyah assieme al capo della polizia, il generale Saba al-Fatlawi (foto di Marc Roussel)

L’autobiografia dell’esperta antiterrorismo, che non ama raccontarsi, è una storia ricchissima e intensa. Dal tennis al giornalismo al ruolo di delegata della Croce Rossa in Iraq: con l’obiettivo di aiutare le persone

È stata tennista, capo squadra di ambulanze, giornalista per  Repubblica l’11 settembre in Iran, delegata della Croce Rossa Internazionale a Baghdad durante la seconda guerra del Golfo, consulente governativa scelta dal ministero degli Esteri italiano e dal governo americano per guidare la ricostruzione di una provincia nel sud dell’Iraq, uno dei luoghi più pericolosi al mondo, dopo la caduta di Saddam Hussein. Anna Prouse ha passato il suo tempo a lavorare per migliorare la vita delle person

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