Cultura

Violenza di genere, mia sorella contro il Talebano. Alla fine il suo corpo l’ha salvata

L’ho conosciuto un giorno d’estate, in spiaggia. Sta lì, a poche centinaia di metri dalla spiaggia, e me la immagino espandersi in profondità, vari centimetri all’anno, affondare nelle viscere della terra, non sradicabile, più forte di noi. Era il fidanzato di mia sorella 

Il Talebano l’ho conosciuto un giorno d’estate, in spiaggia, sul bagnasciuga sassoso e contaminato dalle scorie della vicina fabbrica Stoppani, che produceva tinture chimiche e le riversava in mare, e che ora, sebbene inattiva da decenni, è così profondamente inquinante da essere oltre ogni speranza di bonifica. Sta lì, a poche centinaia di metri dalla spiaggia, e me la immagino espandersi in profondità, vari centimetri all’anno, affondare nelle viscere della terra, non sradicabile, più forte di

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