Finisce qui la pubblicazione del podcast “I Barbari”, di Veronica Cirillo e Fernando D’Aniello, che raccoglie voci tra Germania e Europa. Per riascoltare le varie puntate pubblicate potete cliccare qui. Trovate gli episodi sul nostro sito, su Spotify e su Apple Podcast.

Si conclude lo speciale de i Barbari dedicato alle elezioni federali tedesche che si terranno domenica 26 settembre 2021. Alle 18.00, quando i seggi chiuderanno e inizierà lo scrutinio, sapremo chi raccoglierà il testimone di Angela Merkel e guiderà il governo del paese per i prossimi quattro anni. Nel frattempo, la quarta puntata dello speciale è dedicata al rapporto tra Italia e Germania e affidata come al solito al commento di esperti, analisti, filosofi e ricercatori che conoscono molto bene entrambi i paesi.

Questa quarta e ultima puntata vuole descrivere la genesi e le intime contraddizioni del rapporto tra le due nazioni. E lo fa grazie alle valutazioni di Angelo Bolaffi, filosofo ed ex direttore dell’Istituto italiano di cultura a Berlino, che ci accompagna in un viaggio che parte dall’antichità, addirittura dalla sconfitta romana nella selva di Teutoburgo a opera di quello che poi diventerà un eroe nazionale, Arminio, e che arriva sino al dopoguerra, con il rapporto tra Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi.

La puntata può essere ascoltata qui o su tutte le piattaforme social.

Ci soffermiamo poi sulla caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989. Data storica per tante ragioni ma che ha anche una rilevanza per il rapporto italo-tedesco e, in particolare, per il progressivo allontanamento dei due paesi, che cominciano a capirsi sempre di meno. «Ed è proprio in questa nuova fase» spiega ancora Angelo Bolaffi, «che nasce in Italia, un paese che dagli anni Novanta si scopre più debole, con un nuovo antigermanesimo, diverso dal precedente». E per certi aspetti più pericoloso.

La puntata prosegue con i commenti di Sebastian Heinrich, della redazione di Watson, e Désirée Biehl, ricercatrice di Villa Vigoni, sul presente, ovvero sul rapporto tra Italia e Germania al tempo del governo Draghi, nomina che indubbiamente è stata salutata in Germania con fiducia. Ma quanto ha contribuito a modificare e se possibile a migliorare il rapporto tra i due paesi e come possiamo descrivere oggi la relazione attuale tra i nostri due paesi? Entrambi i nostri ospiti rispondono positivamente a questa domanda.

Meno ottimista è invece Jacopo Pepe, ricercatore alla Stiftung Wissenschaft und Politik di Berlino, che delinea le criticità del rapporto tra Roma e Berlino, aprendo la sua riflessione anche ai delicati equilibri europei che in queste ore stanno subendo particolari sollecitazioni, sia dal punto di vista continentale che internazionale. In particolare, suggerisce che dovrebbe essere l’Italia a dimostrare la disponibilità a lavorare ad un’agenda comune, sia in ambito politico che economico.

Alla fine della puntata proviamo a porci una domanda per il futuro: come si svilupperà la relazione tra la Germania e l’Italia dopo la fine del cancellierato di Angela Merkel? C’è una coalizione, tra quelle che potrebbero essere costituite dopo le elezioni del 26, più vicina alle istanze del nostro paese? Qualcuno ha suggerito che un governo guidato dai Verdi o anche uno guidato da Olaf Scholz potrebbe sbloccare l’eterno conflitto tra paesi del nord e quelli del sud Europa. Questi giudizi, oltre a sottovalutare il cancellierato e dell’opera di Merkel, non colgono nel segno e sembrano preludere a nuovi scontri proprio con Berlino quando la fase di «unità continentale» per la pandemia sarà conclusa.


E con questa quarta puntata si conclude così lo speciale dedicato alle elezioni tedesche: la prima puntata, dedicata al passato, gli ultimi 16 anni segnati dal cancellierato Merkel, la seconda al presente, cioè alla campagna elettorale in corso, la terza al futuro, alle sfide che impegneranno il prossimo governo federale.


 

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