Da almeno trent’anni la politica italiana, e non solo, è diventata personale: ogni occasione è buona per lasciare il proprio partito e fondarne uno basato sul proprio carisma personale e poco altro. Giuseppe Conte è l’ultimo leader che potrebbe percorrere questa strada
Se Giuseppe Conte non riuscirà a ricucire il rapporto con Beppe Grillo e, come molti ritengono possibile, lascerà il Movimento 5 stelle per fondare un suo partito, entrerà a far parte di una tradizione illustre che nel nostro paese include figure come Silvio Berlusconi, Mario Monti e, più di recente, Matteo Renzi. Quello che accomuna questi personaggi è che tutti e tre hanno provato a trasformare la loro popolarità in consenso elettorale fondando dei “partiti personali”: scatole più o meno v



