La giornata di ieri si è chiusa con l’elezione del leghista Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera dei deputati e con il durissimo scontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

Il primo, umiliato al Senato con l’elezione di Ignazio La Russa anche senza i suoi voti, aveva un appunto davanti con scritto che Meloni è «supponente, prepotente, arrogante». Lei ha risposto ai microfoni di La7: «Ha dimenticato una cosa, non sono ricattabile».

Il contrappasso per Forza Italia potrebbe essere la cancellazione di tutti i senatori che non hanno votato La Russa dalla lista dei ministri. Sono in corso mediazioni da parte di Forza Italia.

La sensazione è che Meloni non abbia piani B con altre maggioranze per un governo e che quindi intenda andare per la sua strada, costruendo un esecutivo solo con nomi che la convincono e senza accettare diktat dagli alleati.

17:48 – LaRussa ringrazia i partiti

Ignazio La Russa ha espresso gratitudine per la solidarietà espressa da varie forze politiche. «Voglio rassicurare tutti che una scritta vergata da mani ignote non mi ha minimamente turbato», ha detto il presidente del Senato. «Nella mia vita ho memoria di scritte anche assai peggiori verso di me e la mia parte politica». Intanto si ha notizia di uno striscione comparso nella sera di venerdì di fronte al Colosseo, a Roma, con su scritto: “Benvenuto Presidente La Russa. La Resistenza Continua", con il nome di La Russa scritto a testa in giù e la firma di Cambiare Rotta, organizzazione giovanile comunista. I carabinieri lo hanno rimosso e sequestrato. 


16:07 – Serracchiani: «Solidarietà a La Russa da deputate e deputati Pd»

La capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani ha espresso la vicinanza di “deputate e deputati democratici“ al neo eletto presidente del Senato Ignazio La Russa, dopo le scritte comparse nel quartiere romano della Garbatella. «I democratici sono stati e saranno sempre contro l’uso delle minacce e della violenza politica chiunque ne sia vittima». 


13:16 – Salvini: «Fra Giorgia e Silvio tornerà l’armonia»

Fra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi tornerà l’armonia «che sarà fondamentale per governare, bene e insieme, per i prossimi cinque anni». Lo sostiene con sicurezza il segretario della Lega Matteo Salvini, che poi attacca la sinistra per il clima d’odio creato intorno a «la seconda e la terza carica dello Stato, appena elette democraticamente». 


13:00 –  Renzi: «I franchi tiratori sono nel Pd»

Sull’elezione del presidente della Camera, Matteo Renzi ha detto che «se Fontana ha preso 220 voti, ci sono 15 franchi tiratori, che stanno nel Pd». Parlando a una conferenza stampa a Firenze, il leader di Italia Viva ha commentato con ironia anche il voto al Senato: «dicono che Renzi ha dato 17 voti a La Russa? Essendo noi solo in 9 significa che siamo entrati nel catafalco e abbiamo fatto le fotocopie». 


12:25 – Meloni: «Rinfocolato clima d’odio»

Giorgia Meloni ha commentato la scritta contro Ignazio La Russa attribuendo una responsabilità morale agli esponenti politici che «hanno deciso di renderlo un bersaglio, come persona e per le sue idee, rinfocolando un clima d'odio». Così la leader di Fratelli d’Italia in un post su facebook, in difesa di La Russa. «Il nostro impegno sarà per unire la nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno».


12:00 – Scritta contro La Russa, Bignami (Fdi): «Sinistra non resti in silenzio»

Dopo la scritta «La Russa Garbatella ti schifa», comparsa sulla serranda dell’ex sede Msi di Garbatella a Roma, il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami si è schierato in difesa del neo eletto presidente del Senato. «Si tratta di un episodio grave e inquietante, ancora una volta con la simbologia del terrorismo rosso». La scritta era accompagna da una stella a cinque punte, rimando al simbolo utilizzato dalle brigate rosse. Bignami ha chiesto a Pd e sinistra di condannare “senza esitazioni” l’accaduto.


10.50 – Renzi: «Non andremo mai con Meloni»

«Noi mai con la Meloni al governo non ci andiamo e non voteremo la fiducia», ha detto leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo all'evento “Sky Tg24 Live in Firenze”, e ha aggiunto che «La Russa "non è stato eletto con i voti di Italia Viva».


10.30 – Maroni: «Al Viminale deve andare un prefetto»

«Al Viminale deve andare un prefetto, non certo Salvini. Io vorrei che il prefetto fosse Matteo Piantedosi, perché è un uomo di valore, è stato capo di gabinetto della ministra Lamorgese e ha passato indenne tutte le indagini della magistratura», così è intervenuto l’ex segretario della Lega e ministro, Roberto Maroni, in una intervista al Corriere della Sera.


9.00 – Fitto: «Prevarrà la responsabilità»

Le parole di Giorgia Meloni in risposta al biglietto di Berlusconi «sono chiare», ha detto il deputato di FdI, Raffaele Fitto, in predicato di diventare ministro degli Affari europei. «Mi piace sottolineare che alla prima votazione utile è stato eletto il presidente del Senato e alla prima votazione utile è stato eletto il presidente della Camera, che significa che la maggioranza di centrodestra c'è e che prevarrà il senso di responsabilità».

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