Dopo la pubblicazione dell’articolo di Domani, in cui abbiamo chiesto a Sandra Gallina, che ha negoziato i contratti sui vaccini e che è a capo della direzione Salute della Commissione europea, perché nega di aver partecipato a un incontro sui brevetti dei vaccini assieme all’industria farmaceutica, l’incontro è finalmente comparso nella agenda online della direttrice.

Ma continua a non essere fatta menzione della presenza di Farmindustria. 

(L'agenda online di Gallina il 26 marzo mattina)

Prima del nostro articolo, l’ultimo incontro rendicontato era una telefonata il 12 febbraio con la federazione europea delle industrie farmaceutiche (Efpia).

Ora compare l’evento del 22 marzo; singolare che per un mese e mezzo, in piena crisi europea sulla mancata consegna dei vaccini, Gallina non abbia avuto altre telefonate o incontri. Ad ogni modo ora l’incontro è rendicontato pubblicamente.

Solo che è rendicontato senza alcun riferimento alla partecipazione in quello stesso evento di Farmindustria, associazione delle imprese del farmaco. Entità incontrate: «Aspen Institute Italia». Argomento: «Partecipazione alla tavola rotonda “Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale”. Presentazione della strategia farmaceutica per l’Europa e della risposta europea alle sfide attuali in ambito della Salute».

Però a quell’evento c’è anche l’industria farmaceutica. Di più: in quella sede viene presentato un background paper steso da Farmindustria assieme agli organizzatori. Chi non avesse letto il nostro articolo non ne troverebbe traccia in questa agenda. Il 22 marzo all’incontro organizzato da Aspen Institute Italia, presieduto da Giulio Tremonti, era previsto da locandina, ed è intervenuto, anche Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria. L’eventuale obiezione che «un evento non è un incontro bilaterale» non regge perché, ci conferma il giurista Alberto Alemanno, «un evento corrisponde a un incontro che inevitabilmente dà luogo a dinamiche di influenza».

Del resto la disciplina che la Commissione si è data dopo il caso Barroso, dal 2014, e che certamente Gallina conosce, lo lascia intendere in modo piuttosto chiaro: un incontro è da intendersi non solo come un bilaterale organizzato da una organizzazione, ma pure nel caso in cui un direttore generale (quale Gallina è) partecipi a una discussione su un tema che è oggetto di elaborazione politica o di attuazione in Ue.

Leggi l’inchiesta di Domani Sandra Gallina, la negoziatrice Ue sui vaccini, nasconde gli incontri con le lobby

Il giorno dopo l’evento, comprendendo che l’incontro potesse non essere ancora nell’agenda online (ci sono un paio di settimane di margine per aggiornarla), Domani ha contattato con segnalazione di urgenza lo staff di Gallina, chiedendo una verifica sulla sua partecipazione - confermata da più fonti - all’incontro del 22. «Non ha avuto un incontro con Farmindustria ieri», è la risposta del capo della comunicazione; anche il portavoce legge in copia. Per evitare ogni ambiguità su come vada inteso un incontro, poniamo allora nuova domanda, esplicita: «Ci risulta che Gallina abbia partecipato a un panel organizzato da Aspen Institute con Farmindustria, non è così?» Stavolta la risposta è il silenzio. Segue altra richiesta di un feedback – segue altro silenzio. Ora l’evento è nella agenda online, pubblico. Ma chi non è lettore di Domani non trova traccia che a quell’evento sia intervenuto un rappresentante delle aziende farmaceutiche. Quanti incontri non bilaterali sfuggono al tracciamento dei cittadini?

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