LE SCELTE DELL’UE SU CONTRATTI E BREVETTI

Così l’Italia e l’Europa camuffano il dibattito sull’accesso ai vaccini

(Ursula von der Leyen. Foto LaPresse)
(Ursula von der Leyen. Foto LaPresse)

Nella proposta che metterà sul tavolo della Wto, l’Ue difende ancora una volta proprietà intellettuale e brevetti. Alcuni elementi permettono di ricostruire in che modo le decisioni di governi e Bruxelles sui vaccini sono state prese. La questione non riguarda solo i vaccini, ma la democraticità delle decisioni europee

  • Abbiamo la proposta che l’Ue metterà sul tavolo della Wto. L’Europa difende ancora una volta i brevetti, in linea con Big Pharma.
  • Grazie a un leak sappiamo che nel Consiglio del 20 maggio, a dispetto di quanto si è detto pubblicamente, il tema della sospensione dei brevetti è stato discusso e l’Italia si è allineata alla posizione tedesca, che è a tutela della proprietà intellettuale.
  • Oggi abbiamo anche in mano decine di documenti che provengono dalla Commissione. Dopo mesi, risponde alle richieste degli eurodeputati di trasparenza sugli accordi per i vaccini con un ventaglio di email annerite.

Abbiamo la proposta che l’Unione europea metterà sul tavolo della World Trade Organization la prossima settimana. I contenuti non sorprendono: l’Europa difende ancora una volta brevetti e proprietà intellettuale, in linea con la posizione delle aziende farmaceutiche. Intanto però emergono alcuni elementi che permettono di ricostruire in che modo le decisioni di governi e Bruxelles sui vaccini sono state prese. Anzitutto possiamo dire che nel Consiglio del 20 maggio, a dispetto di quanto riporta

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