Nonostante l’esclusione dalla competizione il neofascista filorusso è tornato sulla scena. I seggi resteranno aperti fino alle 21 ora locale
Cinque mesi dopo l'annullamento del primo turno delle elezioni presidenziali, la Romania è tornata oggi alle urne in un clima carico di tensioni politiche e sociali. Nonostante l’esclusione, Georgescu è tornato oggi sulla scena accompagnando al seggio George Simion, leader dell’estrema destra, candidato favorito dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni, e amico di Giorgia Meloni all’Europarlamento. «Siamo qui con una sola missione: ripristinare l’ordine costituzionale e la democrazia», ha dichiarato Simion. «Il mio unico obiettivo è servire il popolo romeno e fare giustizia per la Romania». A pesare su questo nuovo turno è il timore di una nuova avanzata dell'estrema destra, dopo la sorprendente affermazione di Calin Georgescu lo scorso novembre, poi escluso dalla corsa su decisione della Corte costituzionale.
La consultazione odierna si svolge sotto l’ombra lunga di quella tornata elettorale annullata, in cui Georgescu - critico dell’Unione Europea e della Nato – aveva ottenuto un risultato clamoroso, alimentato da una massiccia campagna social, soprattutto su TikTok. Proprio i sospetti di ingerenze russe attraverso quei canali hanno spinto la Corte a invalidare il voto e a escludere Georgescu dalla nuova competizione.
Secondo i dati diffusi dalla Commissione elettorale di Bucarest, l’affluenza alle 14 ora locale (le 13 in Italia) ha raggiunto il 25 per cento, con un incremento di circa due punti percentuali rispetto al primo turno del 24 novembre. Un dato significativo, che riflette una partecipazione più vivace, anche grazie al coinvolgimento della numerosa diaspora romena, in particolare in Italia, dove le operazioni di voto sono iniziate ieri. I seggi resteranno aperti fino alle 21 ora locale (le 20 in Italia). I primi exit poll sono attesi subito dopo la chiusura. Queste elezioni rappresentano uno snodo decisivo per il futuro politico della Romania, divisa tra spinte populiste, disillusione verso i partiti tradizionali e la crescente influenza dei social media nel dibattito pubblico.
Sulle elezioni nel paese è intervenuto Roberto Vannacci con un post su Facebook: «Nonostante il colpo di stato in Romania che ha escluso il candidato favorito Georgescu oggi ho accompagnato mia moglie Camelia a votare per le presidenziali romene. Insieme a lei tanti romeni che, dall'Italia, vogliono cambiare questa Europa che non ci piace»
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