Europa

Gli scontri sui vaccini non fermano i finanziamenti europei a Big Pharma

(Emmanuel Macron con Thierry Breton. Foto LaPresse)
(Emmanuel Macron con Thierry Breton. Foto LaPresse)

Dietro la formula della «sinergia pubblico-privato» di cui parla la Commissione c’è un piano: finanziare anche con il bilancio dell’Unione europea, compresi i fondi del Recovery, le aziende farmaceutiche. L’obiettivo è aumentare la produzione europea

  • Le industrie farmaceutiche hanno messo l’Europa nei guai, tra ritardi e consegne ridotte. Come intende uscirne l’Europa? Finanziando le industrie. Il commissario Thierry Breton, ex manager, ha avviato gli incontri: lunedì a Berlino, martedì all’Eliseo.  
  • Il piano è attrezzare o riconvertire fabbriche già esistenti, costruirne di nuove, favorire accordi tra i produttori, come hanno già fatto Sanofi e Novartis.
  • Il tutto con il sostegno finanziario europeo, e per evitare un’altra opzione: la liberazione del brevetto. Sulla quale però cresce il consenso trasversale dei gruppi politici. 

Le industrie farmaceutiche hanno messo l’Europa nei guai, tra ritardi e consegne ridotte. Come intende uscirne l’Europa? Finanziando le industrie. Il piano è in evoluzione, ma il commissario al Mercato interno Thierry Breton, ex manager, fortemente sostenuto da Macron e sostenitore a sua volta dei «campioni industriali europei», ha già avviato gli incontri. Prima, lunedì, con la cancelliera tedesca e le aziende farmaceutiche. Poi, martedì, con l’Eliseo, per la versione francese del rendez-vous.

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