Alla reggia di Versailles si è discusso fino a tarda notte per trovare una soluzione al conflitto ucraino, ma per ora il Consiglio europeo informale si è concluso con un nulla di fatto. 

Cosa c’è da sapere:

  • Dopo Facebook, le autorità di controllo delle telecomunicazioni russa hanno deciso di bloccare l’accesso ad Instagram in tutto il paese.
  • La Russia dice che fino a 16mila volontari siriani sono pronti a combattere in Ucraina. 
  • Stamattina il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko è giunto per una visita di lavoro a Mosca, dove dovrebbe tenere colloqui con il presidente russo Vladimir Putin.
  • Le autorità locali ucraine hanno reso noto che i russi hanno attaccato nei pressi di due aeroporti nella parte ovest dell'Ucraina nelle città di Ivano-Frankiivsk e Lutsk, luoghi lontani dall'epicentro del conflitto.
  • La Russia sia probabilmente «cercando di riposizionare le sue forze per una rinnovata attività offensiva nei prossimi giorni. Ciò includerà probabilmente operazioni contro la capitale Kiev». È l'analisi dell'intelligence di Londra pubblicata dall'account Twitter del ministero della Difesa.
  • Fonti russe annunciano di aver conquistato anche Volnovakha, una città a nord di Mariupol.

                                                    Per gli ultimi aggiornamenti clicca qui.

                                                                               ***

18.00 – Negli ultimi giorni si sono moltiplicate su internet le teorie del complotto su ipotetici laboratori per armi biologiche ucraine. Si tratta in gran parte di accuse senza prove, ma, come racconta Ivana Mingolla, in Ucraina potrebbe esserci davvero un problema con alcuni patogeni.

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha raccomandato a Kiev di distruggere in sicurezza gli agenti patogeni contenuti nei suoi laboratori per evitare che la loro accidentale dispersione provochi epidemie o malattie. A confermare la notizia, diffusa ieri dall’agenzia Reuters, è stata oggi l’emittente americana Cnn.

A causa dei bombardamenti sulle città, aumenta il rischio che siano colpite anche le strutture dedicate alla ricerca sui patogeni. E se qualcuno di questi laboratori fosse danneggiato, potrebbe realizzarsi la fuga di agenti capaci di causare malattie a persone o animali. In Ucraina, così come in molti paesi, esistono istituti di ricerca che isolano e studiano virus per sviluppare soluzioni contro le minacce di malattie pericolose. E che si sono dedicati anche alla ricerche sul coronavirus, con il sostegno dell’Oms e dell’Ue e degli Stati Uniti.

«L'ufficio nazionale dell'Oms in Ucraina – ha spiegato Jašarević alla Cnn -  lavora da diversi anni con ministero della Salute e altri partner, inclusi altri Stati membri dell'Oms, per sostenere il miglioramento della biosicurezza» anche all’interno dei laboratori. Per questo «l’Oms ha fortemente raccomandato al Ministero della Salute in Ucraina e ad altri organismi responsabili di distruggere gli agenti patogeni ad alto rischio per prevenire potenziali fuoriuscite»”.


La Bielorussia invaderà l’Ucraina?

Secondo fonti ucraine, oggi alle 21 ora di Kiev, le 20 in Italia, la Bielorussia potrebbe attaccare l’Ucraina. Il paese guidato da Aleksander Lukashenko sta fornendo supporto alla Russia fin dall’inizio dell’invasione, consentendo l’uso dei suoi aeroporti, delle sue strade e ferrovie. Ma fino ad ora Lukashenko non ha mai consentito al suo esercito di entrare in Ucraina.

Le cose potrebbero cambiare questa sera. Lukashenko è stato a Mosca oggi, uno sviluppo che gli ucraini ritengono particolarmente inquietante. Inoltre ci sarebbero stati tentativo di provocazione e di creare ad arte “finti” attacchi ucraini in Bielorussia per giustificare l’invasione.

Sempre secondo fonti ucraine, oggi due aerei militari russi avrebbero sganciato alcune bombe su territorio bielorusso proprio per simulare questo tipo di incidente.


16.50 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia. In particolare, il divieto di importazioni di diamanti, alcol e pesce (una scelta mirata a colpire le esportazioni di caviale).


16.30 – Il ministero degli Esteri russo ha pubblicato un documento ufficiale in cui si accusano gli ucraini e i servizi segreti americani di preparare attacchi con armi chimiche per incolpare la Russia. Questa accusa circola da giorni sui social network ed è stata ripresa ufficialmente soltanto oggi.


Il punto alle 12

In un incontro con il suo consiglio per la sicurezza, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia è pronta ad accogliere volontari che desiderano combattere contro il governo ucraino. Il suo ministro della Difesa ha subito detto che 16mila volontari siriani sono pronti a partire. Il possibile coinvolgimento di siriani nel conflitto ucraino era stato ipotizzato da fonti dell’intelligence europea e americana già negli scorsi giorni.

In una conferenza stampa, il portavoce di Vladimir Putin Dimitry Peskov ha detto che non esclude un incontro tra il presidente russo e quello ucraino Volodymyr Zelensky. L’apertura all’incontro, che era già stata accennata ieri, è interpretata in modi differenti dagli esperti. Potrebbe essere un segno della volontà di trattare, ma anche un modo di prendere tempo.


10.30 – Nell'attesa di conoscere il verdetto della Commissione europea sulla richiesta di adesione dell'Ucraina, i paesi membri Ue rafforzeranno i loro «legami» con Kiev per aiutarla a «progredire sulla sua traiettoria europea» si legge nella comunicazione diffusa alla fine dell’incontro. «Nell'attesa di detto parere, rafforzeremo ulteriormente e senza indugio i nostri legami e approfondiremo il nostro partenariato per sostenere l'Ucraina nel perseguimento del suo percorso europeo. L'Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea».


9.55 – Vladimir Putin approva l'idea di attrarre volontari in Ucraina. «Gli occidentali non nascondono mercenari dagli occhi del mondo per l'Ucraina, trascendendo il diritto internazionale», ha affermato il presidente russo in riunione con i suoi fedelissimi in un Consiglio di sicurezza. Putin avrebbe anche raccolto il consiglio del ministro della Difesa Sergej Shoigu di trasferire manpad e altre armi occidentali, catturate a suo dire sul terreno, alle repubbliche ucraine ribelli riconosciute da Mosca, Donetsk e Luhansk.

Secondo il ministro della Difesa, molti volontari sono pronti a combattere in Ucraina per «aiutare i cittadini nel Donbass», comprese 16 mila persone provenienti da paesi del Medio Oriente.

Intanto, si aggrava la posizione finanziaria 


9.40 – Continua anche il progressivo isolamento, anche culturale, della Russia. Oggi tornerà a San Pietroburgo dipinto Giovane donna di Pablo Picasso, attualmente in mostra a Roma, in prestito dal Museo Statale dell’Ermitage. Il capolavoro cubista del 1909 è arrivato in Italia grazie alla Fondazione Alda Fendi. «La Fondazione Alda Fendi - Esperimenti ha ricevuto la richiesta dalla Russia di restituire l’opera», rende noto la presidente Alda Fendi unitamente al direttore artistico Raffaele Curi, «consentendo nel frattempo al pubblico di visitare la Giovane donna di Picasso ancora per venti giorni».

L’Ermitage ha chiesto anche la restituzione di altre 23 opere attualmente in prestito alle Gallerie d’Italia e altre realtà. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha spiegato che «mi pare evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere queste debbano essere restituite».


9.15 – Il grande convoglio, lungo circa 60 chilometri, che nei giorni scorsi si stava lentamente dirigendo verso Kiev non è più compatto. Lo evidenziano nuove immagini satellitari diffuse dalla società privata Maxar Technologies. Secondo quanto riporta la Bbc, le immagini mostrano che il convoglio si è «in gran parte disperso e ridistribuito» nei dintorni della capitale, facendo ipotizzare che a breve possa scattare una nuova offensiva contro Kiev.


9.10 – Il Consiglio europeo rimane quindi in attesa della decisione della Commissione europea. La nostra Vitalba Azzolini ha controllato a che punto è veramente il percorso di Kiev per entrare nell’Unione europea. 

Intanto, i leader europei puntano su nuove sanzioni. «Siamo determinati ad aumentare ulteriormente la nostra pressione su Russia e Bielorussia. Abbiamo adottato sanzioni significative e restiamo pronti a procedere rapidamente con ulteriori sanzioni». 


© Riproduzione riservata