È il 26esimo giorno di guerra in Ucraina è Domani segue gli avvenimenti con un liveblog costantemente aggiornato.

Cosa c’è da sapere

  • Nella notte, Kiev è stata di nuovo pesantemente bombardata. Sei persone hanno perso la vita dopo che il centro commerciale di Retroville, nel distretto di Podilskyi nel nord ovest di Kiev, è stato distrutto. Le vittime sono già otto.
  • I colloqui di pace tra la delegazione ucraina e russa sono durati 90 minuti senza portare a grandi risultati. Alexander Rodnyansky, consigliere di Zelensky, ha detto a Bbc che la Russia «non vuole fare sul serio».
  • La guarnigione ucraina che difende la città di Mariupol, sotto assedio da oltre 20 giorni, ha rifiutato l’ultimatum dell’esercito russo. 
  • Una nota della Casa bianca anticipa che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà oggi una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson. Secondo indiscrezioni stampa, la conversazione potrebbe aver luogo alle 16 italiane.
  • È invece in programma per domani l’intervento del presidente Volodymyr Zelensky alla Camera, che sarà riunita in seduta comune al Senato come per il giuramento del presidente della Repubblica. Diversi parlamentari hanno già annunciato che non ci saranno per sottolineare «l’inopportunità» dell’intervento. 
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20.00 – Un giornale vicino al Cremlino pubblica le perdite russe

La Komsolaya Pravada, un giornale vicino al governo russo, ha pubblicato sul suo sito le perdite di truppe russe nell’invasione dell’Ucraina. Secondo il quotidinao, 9.861 soldati russi sono stati uccisi e altri 16.153 sono rimasti feriti. Si tratta di una cifra superiore ai morti subiti dalla Russia nelle due guerre in Cecenia e vicina agli oltre 14mila morti in dieci anni di guerra in Afghanistan. La cifra è stata rimossa dopo essere rimasta online per diversi minuti. La precedente comunicazione ufficiale parlava di meno di 500 soldati uccisi.


18.40 – Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti stanno inviando in ucraina armi di origine sovietica che hanno segretamente acquistato negli ultimi anni. L’esercito ucraino utilizza già molto di queste armi, quindi non c’è bisogno di addestrare soldati al loro impiego (i sistemi d’arma più complicati, come quelli antiaerei, possono richiedere mesi di addestramento).


17.50 – Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video che sembra mostrare il centro commerciale di Kiev colpito questa notte. Nelle immagini si vedono mezzi militari ucraini utilizzare il parcheggio dell’edificio come nascondiglio.

 


17.00 – Continuano le proteste a Kherson, la prima e fino ad ora unica grande città dell’Ucraina occupata dalle truppe russe. Da giorni, centinaia di ucraini protestano contro l’occupazione. Anche oggi, le truppe russe hanno risposto duramente alle proteste, sparando in aria e lanciando granate fumogene e lacrimogene. Ci sono anche notizie e filmati di persone colpite alle gambe.


16.37 – Secondo Mosca, il centro commerciale colpito a Kiev nella notte era un deposito di razzi. Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, citato dalla Tass, nell’edificio si trovavano «una batteria di sistemi multipli di lanciamissili e un deposito di munizioni». «Nascondendosi dietro i quartieri di abitazione nel sobborgo di Kiev di Vinogradar, le unità nazionaliste ucraine hanno condotto per diversi giorni il fuoco di missili lanciatori multipli contro i militari russi», ha detto.


16.35 – Il Pentagono interviene sulla vicenda delle minacce russe all'Italia e dell'attacco al ministro della Difesa Lorenzo Guerini, definito da Mosca un «falco antirusso». Fonti della Difesa Usa hanno spiegato all'Adnkronos come il ministro Guerini sia tenuto in alta considerazione a Washington, per la sua capacità di «studiare bene» i dossier più impegnativi. Ma secondo Washington il governo italiano potrebbe fornire «più aiuti» militari all'Ucraina. L'Italia avrebbe la capacità di fornire aiuti di dimensioni «cinque-sei volte maggiori» di quelli finora accordati a Kiev.


15.15 – Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti per comunicargli che le relazioni tra i due paesi sono a un passo dall’essere interrotte. La ragione sarebbero le parole del presidente americano Joe Biden che la scorsa settimana ha definito per la prima volta il suo omologo russo Vladimir Putin un «criminale di guerra».


15.00 – La Russia dichiara Meta una “organizzazione estremista”

Un tribunale russo ha ordinato alla società Meta, di Marck Zuckerberg, di sospendere immediatamente le attività di Facebook e Instagram in Russia. Il giudice ha definito Meta una “organizzazione estremista”, un’etichetta consentita dalle leggi russe e che spesso è stata utilizzata a fini politici. L’organizzazione anti corruzione dell’attivista Alexey Navalny, ad esempio, è stata catalogata come “organizzazione estremista”. Facebook ed Instagram erano già stati bloccati due settimane fa in seguito a una decisione dell’ente russo che regola le telecomunicazioni.


14.30 – Mariupol rifiuta la resa

Questa mattina la guarnigione ucraina che difende la città di Mariupol ha respinto l’ultimatum della Russia, che intimava la consegna della città entro le 5 di questa mattina. I combattimenti in città sono stati particolarmente devastanti. Secondo l’amministrazione cittadina, almeno l’80 per cento degli edifici della città è stato distrutto e i morti sarebbero oltre 2.500. Decine di corpi sono stati sepolti in fosse comuni, mentre altri sono rimasti per giorni abbandonati lungo le strade a causa dei bombardamenti che impedivano di raccoglierli. La popolazione è in una situazione umanitaria critica, sostengono la Croce rossa e diverse altre organizzazioni internazionali. In città non ci sono acqua, luce, riscaldamento, non c’è connessione telefonica né internet, mentre il cibo scarseggia da giorni. 


12.47 – Da stasera scatterà il coprifuoco a Kiev. Lo ha annunciato su Telegram il sindaco della capitale, Vitali Klitschko. Il coprifuoco sarà attivo da stasera alle 20, ora locale, e resterà in vigore fino alle 7 di mercoledì 23 marzo. Klitschko ha spiegato che «non funzioneranno negozi, farmacie, distributori di benzina» e si potrà circolare in città soltanto con «permessi speciali». Un messaggio sul canale Telegram della città di Kiev, poi, ha chiesto ai residenti di «lasciare le case solo per recarsi nei rifugi», avvisando che «i civili in strada durante il coprifuoco senza un permesso speciale saranno considerati membri di gruppi nemici di sabotaggio e ricognizione».


11.42 – «Prenderemo misure politiche per finanziare un ulteriore sostegno militare, aumentando i mezzi finanziari a un miliardo di euro per dimostrare che siamo chiaramente solidali e dalla parte dell'Ucraina, per la protezione della popolazione civile ucraina». Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri della Germania, Annalena Baerbock, che ha chiesto anche di creare un ponte aereo per i rifugiati. 


11.32 – «Personalmente credo che la Shoah non debba essere comparata a nulla». Così il premier israeliano Naftali Bennett ha risposto alle affermazioni del presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso di ieri ai deputati della Knesset nel quale ha evocato la Shoah per descrivere la situazione in Ucraina. Bennett ha tuttavia ricordato che «il paese e il popolo ucraino sono in mezzo ad una grave guerra. Molte centinaia di morti, milioni di rifugiati. Non posso immaginare cosa si provi ad essere al suo posto».


10.44 – A quanto si apprende da fonti della Farnesina, su indicazione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio è stata convocata, e nelle prossime ore si riunirà, una commissione ad hoc per esaminare tutte le onorificenze Osi concesse a cittadini russi, compresi gli ultimi casi, e procedere con l’iter per l’eventuale revoca. Nelle scorse settimane erano già state revocate le onorificenze concesse ai cittadini russi colpiti dalle sanzioni Ue e a membri del governo russo.


10.20 – Al momento non ci sono ancora le basi per un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, che avverrà quando ci saranno progressi significativi nei negoziati. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmytro Peskov. Ieri Zelensky si era detto pronto a negoziare con Putin nel corso di una intervista alla Cnn. «I progressi nei colloqui di pace non sono così grandi come dovrebbero essere», ha detto Peskov, aggiungendo che «la Russia è pronta a lavorare più velocemente sui negoziati rispetto alla parte Ucraina». 

Peskov ha affermato anche che Mosca si oppone alle «missioni di mantenimento della pace» della Nato in Ucraina. Il portavoce ha inoltre definito «una bugia» i rapporti di Kiev sull'assenza di corridoi umanitari in Ucraina. Secondo Peskov «ci sono corridoi umanitari, ma i nazionalisti non fanno uscire le persone».


9.46 – Due navi russe sono apparse in un'incursione a distanza nel porto di Odessa e hanno aperto il fuoco «in modo indiscriminato». Lo scrive su Telegram il portavoce del quartier generale operativo dell'amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk, come riferisce Ukrinform. L'artiglieria delle Forze armate ucraine avrebbe aperto il fuoco in risposta e avrebbe allontanato le navi dalla riva. Il portavoce dell’amministrazione locale Sergey Bratchuk ha diffuso sui social immagini di case distrutte dall’artiglieria navale. 


9.32 – Sarebbe sotto controllo la perdita di ammoniaca in un impianto chimico della città di Sumy, vicina al confine con la Russia. Lo ha comunicato il governatore della regione Dmytro Zhyvytskyy, aggiungendo che ora «non c’è alcuna minaccia per la popolazione». 


9.30 – Stamattina riapre la Borsa di Mosca dopo tre settimane di fermo a seguito dell'invasione dell'Ucraina. Saranno trattati soltanto i titoli di stato russi mentre resterà ancora fermo il mercato azionario. Bloomberg riferisce che le contrattazioni hanno ripreso dopo che la banca centrale si è impegnata a comprare debito pubblico per aumentare la liquidità e aiutare a stabilizzare il sistema finanziario.


9.05 – Un attacco con missili ha colpito un'area di addestramento militare a Rivn, nella parte nordoccidentale dell'Ucraina, a circa 300 chilometri a ovest di Kiev. Lo riportano i media internazionali, citando un video in cui il governatore dell'oblast di Rivne, Vitaliy Koval, spiega che le forze russe hanno colpito una zona di addestramento militare con due missili.

Intanto, la vicepremier Ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato che saranno otto i corridoi umanitari aperti oggi per lasciare le città dell'Ucraina teatro di combattimenti. Tra queste, però, non c'è Mariupol, a cui Mosca aveva offerto una via di fuga in cambio di una resa, mai arrivata. 

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