A cosa è servito l’acceso dibattito con l'autocrate in Europarlamento? Più che a smascherare lui – che non conosce imbarazzi – a smascherare gli altri. Per i meloniani Orbán resta «un amico»: gli si deve «rispetto». L’unico reale fastidio arriva dagli ex alleati Ppe: Weber gli sbatte in faccia che «Magyar è il futuro»
A cosa è servito davvero il dibattito con Viktor Orbán questo mercoledì all’Europarlamento? Più che a smascherare lui, a smascherare gli altri. Dai posizionamenti del resto delle destre si può cogliere infatti il supporto reale del quale l’autocrate tuttora gode. Il partito di Giorgia Meloni continua a spalleggiarlo: fa eccezione solo nella misura in cui deve ribadire il proprio posizionamento pro Kiev; ma Orbán resta «un amico» e gli si deve «rispetto», a detta dei meloniani all’Europarlamento.



