IL RISCHIO CLIMATICO

La crisi del gas agita l’Europa e Berlino. Ci porta al ritorno a carbone e nucleare

(Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Foto LaPresse)
(Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Foto LaPresse)
  • Alle prese con i tagli alle forniture di gas russo e con l’inverno alle porte, l’Europa cede alla tentazione del ritorno al passato energetico. Neppure avere forze ambientaliste al governo rende immuni dal rischio, come dimostra il caso tedesco.
  • Il carbone, che fino a prima della guerra in Ucraina era considerato il grande nemico di un’Europa proiettata sul Green Deal, è tornato prepotentemente in auge. L’uscita dal nucleare, concretizzata da Angela Merkel, ora viene messa in discussione proprio nella Germania governata anche dai verdi.
  • E non finisce qui: nel dibattito politico entra anche l’ipotesi di consentire il fracking, il sistema estrattivo tanto inviso agli ambientalisti in Usa, e che fa capolino ora come ipotesi in Europa.

Alle prese con i tagli alle forniture di gas russo e con l’inverno alle porte, l’Europa cede alla tentazione del ritorno al passato energetico. Neppure avere forze ambientaliste al governo rende immuni dal rischio, come dimostra il caso tedesco. Il carbone, che fino a prima della guerra in Ucraina era considerato il grande nemico di un’Europa proiettata sul Green deal, è tornato prepotentemente in auge. L’uscita dal nucleare, concretizzata da Angela Merkel, ora viene messa in discussione propri

Per continuare a leggere questo articolo