Dopo un decennio di controversie, ora il garante irlandese chiede a Zuckerberg 1,2 miliardi. «Avrebbero potuto essere 4». Max Schrems, l’iniziatore di questa battaglia europea per la privacy, dice a Domani: «La Commissione Ue parla di stato di diritto ma poi agli Usa perdona tutto»
A prima vista può sembrare un’enormità – ben un miliardo e 200 milioni di multa, la più grande comminata finora – eppure la cifra che l’Unione europea chiede a Meta come pegno per aver violato la nostra privacy è soltanto una coperta di Linus. A cinque anni esatti dall’entrata in vigore del regolamento europeo per la protezione dei dati (Gdpr), una multa può sembrare rincuorante da esibire. Ma la verità è che a Mark Zuckerberg avremmo potuto chiedere molto di più – 4 miliardi – e soprattutto



