l’emendamento al digital services act

Le piattaforme porno non riescono ad arginare i contenuti illegali

  • Dopo un articolo del New York Times di dicembre 2020, politica e società hanno rilevato uno degli aspetti più problematici delle piattaforme porno: il fatto che vengano diffuse anche immagini pedopornografiche o originariamente private o rubate. 
  • Il clamore sollevato intorno al caso ha portato le piattaforme più grandi a migliorare le proprie linee guida interne e a lavorare sulla moderazione dei contenuti, ma adesso il parlamento europeo vuole intervenire anche con il Digital services act.
  • Un nuovo emendamento prevede infatti che per caricare contenuti gli utenti debbano in futuro registrarsi con indirizzo email e numero di telefono per caricare contenuti

Il parlamento europeo ha aggiunto al Digital Services Act un emendamento che mira a rendere la vita difficile agli utenti che effettuano upload di contenuti problematici sulle piattaforme porno: revenge porn, cioè immagini originariamente destinate a un consumo privato e rese pubbliche senza il consenso di uno o più protagonisti, pedopornografia o contenuti “exposed” o “hidden cams”, cioè filmati di nascosto. Diverse piattaforme, anche tra le più note, come Pornhub, hanno dovuto far fronte in

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