il retroscena da bruxelles

Niente ingresso in Ecr per Orbán: così Meloni lo ha beffato per avere più potere col Ppe

(I premier ungherese e italiana. Foto Ansa)
(I premier ungherese e italiana. Foto Ansa)

Come Domani ha rivelato nel 2023, esiste un patto tacito tra Fratelli d’Italia e Lega sul futuro dei gruppi europei: dove va Fidesz, non vanno i romeni di Aur. Quando la premier ha fatto entrare Aur nei Conservatori, è diventato evidente che Orbán ne sarebbe rimasto fuori. Meloni lo ha beffato, superando il suo maestro nell’arte del bluff. Perché? Per rafforzare la cooperazione col Ppe

«Il futuro non è ancora chiaro, ma sarà luminoso»: Viktor Orbán ha sfoderato la sua arte del bluff, a inizio settimana a Bruxelles, quando è stato interrogato da Domani sulla ventura collocazione del suo partito Fidesz in Ue. Ma adesso il despota ungherese, grande ispiratore di Giorgia Meloni, deve fare i conti col fatto che l’allieva superi il maestro, pure nell’arte del bluff. Orbán si è fatto beffare dall’amica di sempre: la premier ha tenuto lo spiraglio dei Conservatori aperto per lui quand

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