- «Perché dovremmo andare dietro a Greta?», dice Paolo De Castro davanti a un tavolino del bar dell’Europarlamento. Lui è uno degli architetti della riforma della politica agricola comune (Pac). La Pac vale un terzo del bilancio e non è questione di settore, ma linea di frattura.
- Per i Fridays, Greenpeace, il mondo ambientalista, più che una riforma, la nuova Pac è una controriforma. Non aiuta il clima e continua a concentrare risorse in mano a pochi. Fino all’ultimo, i ragazzi del clima sono scesi in piazza al grido di #VoteThisCapDown
- Ma l'Ue non li ascolta. A parte qualche eccezione, i Verdi e la sinistra, il resto dell'asse politico conferma la linea. Ora la pressione si sposta sui governi, ai quali resta un margine di manovra.
«E noi perché dovremmo andare dietro a Greta Thunberg?», dice Paolo De Castro a fine giornata, davanti a un tavolino del bar dell’Europarlamento. L’eurodeputato socialdemocratico non è solo un gran sostenitore, ma è uno degli architetti della riforma della Politica agricola comune (Pac) approvata oggi, 23 novembre, all’Europarlamento. Per Greta Thunberg, per i Fridays for Future, per Greenpeace e per il mondo ambientalista, più che una riforma, questa nuova Pac è una controriforma. «Disastro



