- Martedì scorso Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, ha criticato l'ala governista che fa capo a Luigi Di Maio, l’accusa è di occuparsi più di nomine e di cemento
- L’accusa: “Ci vuole una visione, perché se noi andiamo lì a metterci le nostre visioncine per metterci poi l'amministratore che amministra le nostre visioncine non andiamo da nessuna parte”
- Alla fine sferra l’attacco finale sulla liberalizzazione dei cantieri. Ce l’aveva con il ministro pentastellato Danilo Toninelli
Martedì scorso Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, ha criticato l'ala governista che fa capo a Luigi Di Maio, accusandola di interessarsi più di nomine e cemento che di attuare il programma ecologista. Intervenendo a una conferenza stampa del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il comico ha offerto la consueta miscela di follia e ragionevolezza, rimarcando che la pandemia è una grande occasione per la rivoluzione verde. "Questo è il momento, straordinario anche nell



