- Tra tutti i cripto-candidati al Quirinale appare però l'unico in grado di mettere al servizio di esigue possibilità di successo una strategia lineare.
- Si propone come l'unico vero anti-Draghi per il popolo dei peones che il mese prossimo, quando i grandi elettori si riuniranno a Montecitorio per scegliere il successore di Sergio Mattarella, saranno presi dalla fregola di impallinare nel segreto dell'urna il presidente del Consiglio.
- L'omaggio più solenne al suo talento lo pronunciò un giorno Matteo Renzi: «Dove c’è Franceschini c’è maggioranza»
Un traditore leale. Un moralista spregiudicato. Un sincero bugiardo. Un perdente di successo. Un infallibile conquistatore di secondi posti. Insomma, un ossimoro in carne e ossa. Per chi segue la politica italiana con l'occhio dell'entomologo o dell'antropologo, cioè per quasi tutti ormai, costretti a questo esercizio accademico dalla deriva di una comunità di professionisti improvvisati incapaci di affrontare le questioni vere con conflitti veri, e ridotti a seguire, eventualmente tifando,
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Gian Mattia D'Alberto / lapresse 21-01-2016 Milano cronaca "Brera i 100 giorni. Una prima visione strategica" nella foto: Dario Franceschini, Gian Mattia D'Alberto / lapresse 21-01-2016 Milan "Brera 100 days. A first strategic vision" In the photo: Dario Franceschini



