Un incontro «franco e cordiale», un confronto «a tutto campo». Ma ci sono stati «alcuni elementi di accordo e altri di disaccordo» e una «divergenza profonda» soprattutto nella possibile alleanza con Giuseppe Conte e il M5S. Sono questi i commenti fatti circolare dal Pd dopo l’incontro tra Matteo Renzi ed Enrico Letta. Un meeting tra i due ex premier durato 40 minuti nella sede Arel, l’associazione fondata dallo storico esponente Dc Beniamino Andreatta di cui Letta è segretario, la stessa dove ha incontrato l’ex presidente del consiglio Conte.

I due «hanno concordato sulle priorità del momento, e in particolare sul sostegno al piano vaccinale di Draghi e sulle misure di sostegno economico legato alle chiusure dovute alla pandemia». E basta. Amministrative e alleanze future restano terreno di scontro, anche perché per Letta l’alleanza con il Movimento rimane essenziale nella costruzione dell'alternativa vincente alla destra e a Salvini, ma Renzi è contrario.

Renzi fa gli auguri

«Letta sta cercando di fare un lavoro serio nel Pd. Gli faccio sinceri auguri di buon lavoro. Non è un'impresa semplice» ha detto il leader di Italia Viva, Renzi, a L'Aria che Tira su La7. «Abbiamo un’opinione diversa, questo era noto, io non voglio stare né con Salvini e Meloni a destra, né con i grillini a sinistra. Letta cerca un’alleanza strategica con Conte, vedremo chi avrà ragione da qui ai prossimi due anni» ha detto ancora senza porre l’accento sul fatto che al momento sono al governo sono tutti insieme.

Mentre si definiscono le posizioni sulle elezioni comunali che vedono in palio Roma, Milano e Napoli, Letta avrebbe ascoltato alcune idee di Renzi  ma «aprile sarà un mese decisivo» ribadiscono dal Nazareno. I giochi sono ancora aperti.

L’incontro con Renzi è l’ultimo di quelli promessi da Letta nel corso del suo discorso prima di essere eletto segretario. Il segretario del Pd Ha già visto Roberto Speranza (Art.1), il leader in pectore del Movimento 5 stelle, Conte, Nicola Fratoianni (Si) e Angelo Bonelli dei Verdi. Il senatore toscano ha ironizzato: «Incontro fra me e Letta dulcis in fundo? Non so quanto dulcis...».

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