- Il nulla di fatto del governo sulle accise sul carburante è il colpo di grazia per la Lega in vista delle elezioni regionali lombarde.
- Non solo si tratta di una battaglia storica della Lega, ma, in aggiunta alla tensione che si è creata intorno alle liste del Carroccio, che non hanno accontentato tutti coloro che sono rimasti fuori dal parlamento, anche l’autonomia resta al palo.
- La Lega vuole far sentire il fiato sul collo a Meloni e mostrare agli elettori che terrà alta l’attenzione sulle accise, ma il Carroccio è ormai rassegnato a rimanere intorno al 10 per cento in Lombardia, doppiato (o peggio) da Fratelli d’Italia.
Le elezioni regionali in Lombardia si avvicinano (si vota il 12 e il 13 febbraio) e la Lega non ha quasi nulla da offrire al suo elettorato di riferimento. O meglio, questo è il timore dei leghisti lombardi, delusi per il mancato taglio delle accise da parte del governo. Pur sottolineando ripetutamente che si tratta di un sostegno che finisce in tasca a tutti e non agevola soltanto i redditi più alti, uno dei parlamentari lombardi ammette: «Il problema c’è, anche perché la riduzione delle a



