Amadeus lascia la Rai e potrebbe passare a Nove. La comunicazione a Giampaolo Rossi è avvenuta stamattina dopo un incontro, la settimana scorsa, con l’ad Roberto Sergio.

Nel pomeriggio il conduttore ha pubblicato un video su Instagram per spiegare la propria decisione. 

L’azienda, da parte sua, ha pubblicato una nota ufficiale che conferma la chiusura del rapporto. «È con rammarico che Rai prende atto della decisione di Amadeus di interrompere il rapporto di collaborazione con il servizio pubblico. Ma resta, forte, il senso di riconoscenza e di gratitudine per il percorso comune, costellato di grandi successi e di momenti che, come il Festival di Sanremo, sono entrati nella storia della Rai e del paese. Nell'augurare ad Amadeus buon lavoro, all'Azienda resta la certezza di aver fatto ad Amadeus - proprio per la stima e la considerazione dovuta alla sua professionalità - tutte le proposte possibili in termini economici ed editoriali nella piena garanzia della massima libertà artistica». 

La notizia era già nell’aria da giorni, ma dopo l’incontro con il direttore generale – probabile futuro ad – Giampaolo Rossi l’addio è diventato ufficiale. Già venerdì mattina Fiorello, amico stretto di Amadeus, aveva dato l’annuncio tra il serio e il faceto. La sua battuta aveva mobilitato anche i cdr delle testate giornalistiche che avevano espresso preoccupazione per l’ennesimo addio al servizio pubblico. 

La decisione arriva a valle di una lunga trattativa dopo che il conduttore era stato raggiunto da una ricca offerta di Discovery, che oltre all’informazione vorrebbe ampliare la propria offerta anche all’intrattenimento. Amadeus tornerebbe a Milano, dove vive la sua famiglia, e oltre a diverse prime serata rischia di strappare alla Rai anche il format dei Soliti ignoti prodotto da Banijay per cui il contratto con viale Mazzini è in scadenza. 

La decisione

A fare la differenza nella decisione del conduttore dopo che la Rai aveva fatto di tutto per pareggiare l’offerta, sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda gli incarichi creativi, sarebbe stata la prospettiva: dal punto di vista di Amadeus, il servizio pubblico non avrebbe le carte in regola per essere davvero rinnovato nel profondo come il conduttore vorrebbe. 

A pesare anche qualche divergenza di vedute con alcune figure del carrozzone del servizio pubblico, con cui anche in veste di creativo Amadeus si sarebbe dovuto confrontare, ma anche la convinzione che a valle di cinque festival di Sanremo e una lunga serie di game show forse per lui in Rai non c’era più tanto da fare. Rossi e Sergio avevano cercato di tenere l’artista in Rai fino all’ultimo. Ora, il suo addio rischia di compromettere pesantemente la salda posizione della Rai nell’intrattenimento, dopo che anche diversi volti dell’informazione sono già approdati altrove negli ultimi mesi. Il rischio è infatti che l’emorragia non si fermi qui e che a seguire Amadeus sia anche il suo sodale Fiorello. 

Per adesso il conduttore ha sempre smentito, ma se dovesse lasciare anche lui viale Mazzini rischia di trovarsi di fronte a un serio problema sia in termini di palinsesti sia per quanto riguarda il proprio appeal nei confronti di artisti e giornalisti.

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