Non solo il caso di Boccia, il ministro della Cultura ha già dei precedenti come il conflitto di interessi del giornalista ed editore Giubilei. Tra i consulenti c’è poi il pieno di fedelissimi e un ex missino
Gli scivoloni sullo staff sono stati la specialità della casa di Gennaro Sangiuliano. Al Collegio romano, sede del ministero della Cultura, se ne sono viste parecchie fin dall’inizio della legislatura, tra improvvisi allontanamenti di collaboratori e un bel po’ di «amichettismo», proprio quello contestato alla sinistra, tra ex dirigenti del Msi e professionisti di fiducia. Appena poche settimane fa, l’ex direttore del Tg2 prestato alla politica ha cacciato il suo social media manager, Michele



