- La strategia della Lega nella nuova Rai della destra si muove su tre gambe: l’intrattenimento e gli approfondimenti, la TgR e Radiouno. Con il benestare dell’ad Roberto Sergio il Carroccio si è preso così, dopo Isoradio, anche la testata radiofonica del servizio pubblico.
- Nella Lega parlano di un ritorno alle origini e rievocano Radio Padania, ma la verità è che il piano è quello di stravolgere identità e palinsesto della radio fino a maggio guidata da Andrea Vianello.
- Il Carroccio vuole intervenire su programmi e protagonisti che arrivano da fuori e peseranno sul budget della testata.
«Noi alla radio siamo sempre stati affezionati, dai tempi di Radio Padania». Nella Lega il dossier Rai viene affrontato con franchezza: è vero, a livello televisivo la spartizione di testate giornalistiche e generi non è andata benissimo, ma quantomeno c’è Radiouno. Nella strategia del Carroccio, sarà la terza gamba della «narrazione leghista» del paese: le altre due su cui si punta in via Bellerio sono la TgR, saldamente in mano ad Alessandro Casarin già dai tempi del governo Conte I, e il P



