Il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ha annunciato che il suo partito lascerà la maggioranza che governa in Puglia sotto la guida di Michele Emiliano e di conseguenza anche i posti in giunta regionale. Nel governo locale, infatti, il M5s propone una sua rappresentante, Rosa Barone, assessora al Welfare, e con una consigliera che ha la delega alla Cultura, Grazia di Bari. Mentre Cristian Casili è vicepresidente del Consiglio regionale.

«Vogliamo dare un’assoluta scossa, è il momento di fare pulizia, tabula rasa. Oggi vediamo qui a Bari dilagare le erbacce della cattiva politica. Le inchieste sono eloquenti, siamo per tutte le garanzie costituzionali, ma si sta estendendo la zona grigia. E quando c’è questo non ci può essere il M5S. Lasciamo i nostri posti in giunta, rimettiamo tutte le deleghe. Rinunciamo agli incarichi pur di cambiare le cose» ha detto l’ex premier in conferenza stampa. 

«Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Sono vicende da noi lontanissime. Non facciamo sconti» al centrodestra e a Giorgia Meloni» e «alle forze che operano all’interno del nostro campo politico. Non ci possono essere due pesi e due misure».

Il patto di legalità

I Cinque stelle vogliono proporre ai partiti con cui sono alleati in Puglia un patto di legalità. «Non gridiamo solo “onestà”, abbiamo elaborato un patto di legalità, un protocollo molto articolato in modo tale che la Pa possa dispiegare la sua attività nel segno dei principi costituzionali, non chiediamo altro. Noi lo offriremo alle forze politiche, al presidente Michele Emiliano e ci predisponiamo di realizzare questo contesto normativo per dare una svolta dalla Puglia a tutto il paese» ha detto il leader del Movimento. 

La conferenza stampa gli ha anche offerto l’occasione di attaccare la destra: «nel centrodestra non c’è tanto un’indifferenza all’inquinamento del voto, alle zone grigie e al malaffare, ma addirittura si lavora scientemente da quando questo governo si è insediato per rimuovere – e lo denuncio - i presidi di anticorruzione e smontare i controlli. Siamo alla follia più totale. Al di là dei casi specifici di cronaca giudiziaria, noi stiamo creando le premesse per un disastro nazionale e mi riferisco al Pnrr» ha detto, stigmatizzando le truffe individuate in Italia dalla procura europea della Corte dei conti. 

Conte ha anche detto che la decisione di lasciare la giunta regionale avrà conseguenze sugli accordi con il Pd nel resto del paese «soltanto se» i dem rinunceranno a collaborare con Conte sulla legalità. Nel caso specifico di Bari, Conte ha confermato il sostegno a Michele Laforgia, candidato di bandiera al comune. «Sarebbe una follia abbandonare una candidatura del genere, Laforgia è il solo che possa rilanciare un governo della città che risponda ai bisogni dei cittadini» ha detto l’ex premier glissando sulle situazioni ambigue in cui si trova il candidato sollevate dai cronisti. Laforgia è un avvocato e sarebbe anche il difensore di alcune delle figure coinvolte negli ultimi casi giudiziari. «Invito tutte le forze politiche anche coloro che non hanno espresso ragioni ostative a questa candidatura - ha detto - a fare un supplemento di riflessione».

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