l’intervista

Bentivogli: «Sul salario minimo non è il momento di arroccarsi»

  • «O ci rendiamo conto che in alcuni settori le buste paga hanno orari solo formali e paghe da fame oppure difenderemo scatole sempre più vuote» dice l’ex sindacalista. 
  • «Se il salario minimo è concorrente con i minimi contrattuali “decenti”, spingerà a non rinnovare i contratti, e questo sarebbe un capolavoro. Siamo in una situazione in cui la contrattazione nazionale fatica e quella decentrata perde terreno».
  • «A mio avviso ci sono due problemi che hanno impedito di evitare il massacro dei salari. Il primo è che tutti i governi, al di là del colore politico, hanno depotenziato il ruolo e gli organici delle autorità ispettive».

Marco Bentivogli (ex sindacalista Cisl, ndr), il salario minimo non serve secondo Giorgia Meloni, il governo, Matteo Renzi e la Cisl, il sindacato di cui lei è stato dirigente. C’è un filo comune delle argomentazioni? Ognuno risponde per sé e illustra le proprie argomentazioni. Io credo che sia necessario un maggiore rapporto con la realtà. Non bisogna generalizzare. La contrattazione resta lo strumento migliore per dare norme al lavoro. Del resto dire che la copertura dei minimi contrattua

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