Maggioranza e opposizione sfiorano la rissa. Tajani: «Sono venuti a minacciarmi». Mentre il guardasigilli minimizza: «Aggressioni fisiche? Non mi scandalizzo»
Dopo l’ok alla riforma sulla separazione delle carriere, la maggioranza si mostra entusiasta ed esulta in Aula. L’opposizione, invece, attacca e urla: «Tutto indecente». Ed è subito bagarre. C’è chi grida: «Viva Silvio, viva Silvio». Si sfiora la rissa e l’aggressione fisica.
«Sono venuti a minacciarmi in Aula, ma non mi faccio intimidire da nessuno. Io non ho applaudito, non ho detto nulla, sono solo andato a dare una pacca sulla spalla a Carlo Nordio, ma non ho mai applaudito. Di certo non sono andato a minacciare nessuno come invece hanno fatto altri, deputati del Pd e dei Cinque Stelle che sono venuti sotto i banchi del governo... C'era anche un ex ministro...», dichiara il vicepremier Antonio Tajani in Transatlantico a Montecitorio a seguito di quanto accaduto.
Il guardasigilli Nordio, intanto, si mostra tranquillo: «In politica bisogna sempre aspettarsi che chi è sconfitto cerchi di annacquare l'amarezza della sconfitta con una sorta di diversione. In questo caso la bagarre è stata evidentemente provocata per sminuire l'importanza della vittoria della maggioranza su un argomento essenziale come la riforma della giustizia. In politica ci sta, io non sono un animale politico, sono entrato in tarda età ma conoscendo la storia e conoscendo le regole della politica non mi scandalizzo se l'opposizione cerca appunto di annacquare una sconfitta con una diversione».
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