La Campania continua a essere sospesa almeno fino a venerdì, potrebbe passare da zona gialla a zona arancione o forse direttamente a zona rossa, il premier Giuseppe Conte ha deciso di mandare l’esercito e la protezione civile: «Daremo segnale».

Mentre si moltiplicano le scene di dramma legate al Covid-19, da ultimo con il video circolato nelle ultime ore di un paziente morto nel bagno pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, le scelte ufficiali sono state ancora una volta rimandate.

Si deciderà dopo che la cabina di regia fornirà i nuovi dati, anche alla luce del report degli ispettori ministeriali inviati martedì in Campania. Il governo, dice Conte, «non intende restare con le mani in mano» rispetto a quanto sta succedendo.

Noi siamo lo stato

«La situazione di stress del sistema è evidente -ha spiegato -. Noi siamo lo stato e se ci sono segnalazioni diffuse di criticità sulle strutture sanitarie della città di Napoli serve dare un segnale».

L'idea del governo sarebbe quella di rafforzare la presenza dell'esercito e della protezione civile a Napoli, mettendo in campo ospedali da campo e Covid hotel.

Il premier ha dato al capo della protezione civile Angelo Borrelli di effettuare una ricognizione sui presidi già esistenti e di predisporne degli altri, per alleggerire gli ospedali e sostenere chi non può affrontare l'isolamento all'interno della propria abitazione.

Il dispiegamento di assetti delle Forze Armate viene richiesto dal Comitato per l'emergenza presso la Protezione Civile al Comando Operativo Interforze. «È stata individuata questa esigenza di intervenire su Napoli e quindi si interviene - è stato riferito dalla Difesa -. Certamente c'è attenzione da parte del governo per la situazione di Napoli e il presidente del Consiglio e il ministro Lorenzo Guerini hanno incoraggiato questo intervento».

Intanto Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia adotteranno da oggi, giovedì 12 novembre, ordinanze più restrittive per contrastare gli assembramenti ed evitare che la situazione possa peggiorare. Aspettando i nuovi dati.

© Riproduzione riservata