LE SABBIE MOBILI DEL CAPOLUOGO SICILIANO

Carlo Alberto dalla Chiesa, il generale ingoiato da Palermo

  • Nella “sua” prefettura più che un estraneo è un nemico. Si sente spiato, non si fida del caffè che gli portano gli impiegati, ha paura che sia avvelenato. Sa che ascoltano le sue telefonate, si accorge che qualcuno apre la sua corrispondenza.

  • Carabiniere figlio di carabiniere (suo padre Romano è stato anche lui vicecomandante dell'Arma), negli Anni Settanta guida un Nucleo Speciale che sbaraglierà le Brigate Rosse. Nasce il “mito” del generale, l'uomo “che ha sconfitto il terrorismo in Italia”.

  • Giulio Andreotti non parteciperà ai suoi funerali “perché preferisce i battesimi”. La storica omelia del caradinale Salvatore Pappalardo su “Sagunto espugnata”

Una terrazza sul mare di Mondello, la spiaggia dei palermitani. Il cameriere serve ricci e vino bianco ghiacciato, al tavolo una signora ingioiellata si agita, parla a voce alta con il marito e con una coppia di amici: «Questo generale può diventare una sciagura per Palermo. Se si mette contro i trafficanti di droga, finisce che rovina questa città. Tutti quelli che oggi campano con il commercio dell’eroina saranno buttati sul mercato dei disoccupati, metteranno a sacco le nostre case, non potr

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