«C’è un’indagine in corso, iniziata ben prima dell'insediamento dell'attuale governo, che non coinvolge Matteo Salvini, né altri esponenti politici, quindi, attendiamo gli sviluppi».

Fratelli d’Italia fa cerchio per difendere l’alleato di governo, almeno secondo la posizione ufficiale condivisa in Ore 11, il bollettino che viene indirizzato ai parlamentari del partito e che sta circolando sulle chat dei parlamentari.

Il caso

Il riferimento è all’inchiesta Anas che riguarda invece la famiglia Verdini. Nell’indagine sono coinvolti Tommaso Verdini, ora ai domiciliari, e il padre Denis. L’ex senatore è considerato socio occulto della società Inver, che tra 2021 e 2023 ha ricevuto per «consulenze fittizie» pagamenti per quasi un milione di euro, secondo la tesi degli inquirenti.

Come raccontato da Domani, tra i soci della Inver fino all’estate del 2021 c’è stata anche Francesca Verdini, dal 2019 compagna del ministro Salvini: ha venduto le sue quote al fratello pochi giorni prima dell’inizio delle indagini della guardia di finanza. Quote vendute a Fabio Pileri, anche lui ai domiciliari, che Domani ha scoperto essere stato in affari nel 2022 con Andrea Carminati, figlio dell’ex terrorista nero Massimo.

La difesa

Fratelli d’Italia sceglie ora la linea difensiva: «Se la sinistra e i giornali di sinistra avessero usato lo stesso metro giustizialista a ogni inchiesta di corruzione che ha lambito più o meno da vicino sindaci, governatori, politici e ministri di sinistra oggi avremmo una classe politica di centrosinistra completamente nuova», scrivono. 

«Lo schema garantisti fino all'inverosimile con la sinistra (cucce dei cani comprese) e giustizialisti con gli avversari fa ridere e non fa più presa con nessuno. La magistratura faccia il proprio lavoro, commenteremo i fatti e non i teoremi della sinistra».

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