- A Torino è soprannominato “cavallo pazzo”. Colpa del carattere bizzoso, che lo ha fatto conoscere anche in televisione, dove va sempre più spesso per sostenere posizioni scettiche rispetto all’imposizione dei vaccini e contro il green pass.
- Eppure, quello di Mattei non è il profilo dell’urlatore di professione dal piccolo schermo nè quello dell’esibizionista in cerca di visibilità. Piuttosto, è un estremista per carattere che non sa quando premere il freno.
- A sorprendere, tuttavia, è quanto sia forte in lui il dubbio, tanto che la parola ritorna anche nel nome del suo think tank. «Starò esagerando?» Se lo chiede spesso quando ragiona. Ma per ora la risposta rimane no, anche se la maggioranza gli dice il contrario.
A Torino, la città dove è nato, insegna e si è candidato a sindaco nella passata tornata di amministrative, Ugo Mattei viene chiamato “cavallo pazzo”. Colpa del carattere bizzoso: chi lo incontra in aula di tribunale o lo guarda arrabbiarsi in televisione capisce subito le ragioni del soprannome. Figlio delle battaglie politiche del ’77 e cresciuto nel mito della zia Teresa, partigiana genovese eletta in assemblea costituente e artefice della sua formazione politica, l’irruenza l’ha conservat



