Il governo sta discutendo in queste ore se imporre una nuova stretta per le feste di Natale e Capodanno, con l’Italia che potrebbe diventare quindi tutta zona rossa per il periodo che va dal 21 dicembre al 3 o al 6 gennaio per non rischiare una terza ondata di Covid-19 nei mesi a venire. Sebbene il premier Giuseppe Conte abbia detto più volte di non voler chiudere l’intero territorio nazionale, sta ricevendo in queste ore pressioni da molti ministri (Roberto Speranza, Dario Franceschini e Francesco Boccia) in testa, oltre che dai governatori delle regioni e dal Comitato tecnico scientifico. 

Ma cosa prevede la zona rossa in tutto il paese? Cosa si potrebbe fare e cosa invece sarebbe vietato? Dagli spostamenti ai negozi, fino allo sport e alle visite a parenti e amici, vediamo insieme cosa cambierebbe se alla fine dovessimo passare le festività natalizie in una zona rossa nazionale.

Spostamenti

Gli spostamenti sono vietati sia all’interno del proprio comune, sia ovviamente al di fuori. Ci si può muovere solo per esigenze di lavoro, di salute o di necessità. In questi casi, è necessario essere muniti di autocertificazione da mostrare in caso di eventuali controlli. Tra i motivi di necessità, è incluso anche l’acquisto di beni essenziali in un comune limitrofo: si può dunque fare la spesa, comprare un libro o andare dal parrucchiere. Ci si può spostare anche per recarsi a messa nella chiesa più vicina a casa propria, rispettando i numeri contingentati.

Vietato anche spostarsi da una regione all'altra, se non per i soliti motivi di necessità, lavoro o salute. Sempre consentito il ritorno alla propria residenza, al proprio domicilio o alla propria abitazione, anche quando le regioni di provenienza e di arrivo sono di colore diverso. E le seconde case? Impossibile raggiungerle, anche se si trovano all’interno dello stesso comune. L’unica eccezione è per un’emergenza improvvisa: crolli, effrazioni, danneggiamenti e rotture agli impianti. Il tempo di permanenza nella seconda casa, però, deve essere solo lo strettamente necessario a risolvere il problema.

Consentito infine spostarsi per ricongiungersi con il partner, purché ciò avvenga o nella casa di residenza di entrambi o in quella di domicilio di uno dei due e nella quale sono soliti ritrovarsi.

Negozi e ristoranti

Se tutta Italia fosse dichiarata zona rossa, i bar e i ristoranti potrebbero aprire dalle 5 alle 22 solo per l’asporto, mentre la consegna a domicilio è sempre consentita. I negozi sono tutti chiusi a eccezione di quelli che vendono beni di prima necessità: supermercati, edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, ferramenta, negozi di vernici e materiali per costruire, rivenditori di elettrodomestici, prodotti di informatica ed elettronica di consumo, di ottica e fotografia, benzinai e autosaloni.

Ancora, restano aperti parrucchieri e barbieri, librerie e cartolerie, fiorai, rivenditori di macchine per l’agricoltura e attrezzi da giardinaggio, concessionari di auto e moto, rivenditori di cosmetici, saponi e prodotti igienico- sanitari, articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero; negozi di biancheria, di confezioni e calzature per bambini e di giocattoli. Anche nei mercati centrali e rionali è consentita la vendita dei soli generi alimentari e del settore fiori-piante-animali. Non saranno aperti invece i negozi di abbigliamento per adulti e ragazzi.

Sport 

Nella zona rossa, le passeggiate sono consentite solo in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da altre persone e con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezioni individuali. L’attività sportiva, ad esempio andare in bici o correre, è possibile solo all’aperto e in forma individuale e può essere svolta, con l’osservanza del distanziamento interpersonale di almeno due metri e del divieto di assembramento, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, non necessariamente ubicati in prossimità della propria abitazione. Vietato invece praticare sport nei circoli sportivi, che sono chiusi. 

Visite a parenti e amici

È vietato fare visita a parenti e amici, sia all’aperto che al chiuso, a meno che non siano conviventi. Ci si può invece spostare per prendersi cura di un parente o un amico non autosufficiente, oppure per i genitori separati o divorziati che devono andare a riprendere i figli minorenni o accompagnarli dai nonni. A proposito dei nonni, il governo raccomanda di evitare di farli incontrare con i bambini, ma in caso di necessità (ad esempio se entrambi i genitori lavorano) è comunque consentito. 

Cenoni e pranzi di Natale e Capodanno

La zona rossa non prevede lo spostamento da un'abitazione all'altra: di conseguenza, ai cenoni e ai pranzi di Natale e Capodanno potranno riunirsi solo coloro che convivono già. Vietato incontrare amici o parenti, né all’interno e né al chiuso, neanche se sono anziani o soli. A meno che siano non autosufficienti: ciò rientra infatti tra i casi di necessità. Ma potrà muoversi solo un adulto eventualmente solo ed esclusivamente con figli minori se non c'è un altro genitore che può tenerli in custodia.

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