La sentenza del 4 ottobre della Corte di giustizia Ue, vincolante sia per il giudice del rinvio sia per tutti i giudici degli stati membri (quindi anche per quelli italiani), potrebbe incidere sull’attuazione del Protocollo insieme ad altre pronunce attese nei prossimi mesi. Mettendo a rischio il trattenimento di migranti nel paese
In questi giorni si sente spesso richiamare una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (CgUe) che potrebbe vanificare l’attuazione del protocollo con l’Albania. Occorre spiegare gli impatti concreti di questa sentenza, unitamente ad altre, attese nei prossimi mesi. Sui medesimi temi sono pendenti due rinvii pregiudiziali alla CgUe da parte del tribunale di Firenze, nonché una questione pregiudiziale sottoposta dal tribunale di Roma alla corte di Cassazione. Le relative pronunce no



