«Renzi ha ritirato i suoi ministri e ha sfiduciato Conte. A questo punto le conseguenze possono essere le più varie, perché Renzi ha come obiettivo quello di fare fuori Conte, ma Conte non ha nessuna intenzione di lasciarglielo fare». Lo dice Massimo Cacciari, in un’intervista a La Stampa.

Innescare una crisi di governo con la pandemia in atto, per Cacciari, è «irresponsabilità totale. Il paese annaspa e milioni di persone faticano ad arrivare alla fine del mese, come si usa dire», afferma. «Assistere a questa sceneggiata politicistica è semplicemente inaccettabile».

Renzi «si è già fatto male in passato, stra-male, direi. Troppe volte questa sua velleità di voler afferrare tutto è stata pessima consigliera. Si è comportato come Salvini nell'estate del Papeete. Sono persone che agiscono in modalità o la va o la spacca. Conte adesso recupera un po' di responsabili a destra e a manca e dopo avere aperto la crisi la ricompone assieme a Pd e Cinque stelle», sottolinea. «Renzi a quel punto pensa di guadagnare consensi stando all'opposizione?».

In merito alla possibilità di tornare al voto, Cacciari evidenzia che, dal suo punto di vista, questa evenienza «non ci sarà. Magari sarò smentito, ma dubito che nel bel mezzo della pandemia il presidente Mattarella voglia mandare il paese alle urne», aggiunge. «E dubito tanto più che Conte voglia farsi da parte. I problemi ci sono», prosegue Cacciari, «Il Recovery prodotto da lui e dai suoi consiglieri faceva schifo. Adesso è decente. Ma senza il casino fatto da Renzi qualcuno lo avrebbe modificato? Renzi sarà stato pure capriccioso, ma tu Pd, e tu Gualtieri, dove eri finito? Peraltro la gestione della pandemia, con il prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 luglio pone delle questioni molto importanti. Se Renzi fosse stato caratterialmente e intellettualmente moderato avrebbe incassato un Recovery ancora migliore e una gestione più ragionevole dell'emergenza», prosegue.  

«Bisogna fare molta attenzione, perché ci aspettano mesi difficili. L'economia è a pezzi e il conflitto sociale può diventare tremendo. Un governo con i responsabili è una schifezza. Ma nessuno vuole andare a casa e se Renzi, che ha già detto di volere votare il Recovery, i ristori e lo scostamento di bilancio, non impallinerà il governo nei momenti più delicati magari riusciranno pure ad andare avanti. Prima di fare il premier, Conte non lo conosceva nessuno», dice ancora. «Resterà abbarbicato al suo nuovo potere il più possibile. Peraltro non mi pare che ci siano alternative a Conte».

In Europa, «stiamo facendo una figura oscena, tremenda, imbarazzante. Aspettano da noi un piano per darci miliardi di fondi», spiega, «e noi perdiamo tempo in questo teatrino».

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