FARNESINA E PALAZZO CHIGI

Dalla Russia all'Afghanistan, tutte le crepe tra Draghi e Di Maio

Fabio Frustaci/LaPresse/POOL Ansa
Fabio Frustaci/LaPresse/POOL Ansa

 

  • La Farnesina dice di non aver agito sull’incontro tra le aziende italiane e Putin perché «non siamo in un sistema sovietico».
  • Eppure Palazzo Chigi aveva cercato, fallendo, di evitare la partecipazione delle aziende di stato. 
  • Da quanto risulta a Domani, è la seconda volta in pochi mesi che i due palazzi si muovono separatamente su dossier delicatissimi: il precedente la scelta del ritiro dell’ambasciatore da Kabul 

«Il nostro non è un sistema sovietico», hanno fatto sapere dalla Farnesina all’indomani dell’incontro tra i vertici di 16 grandi aziende italiane e il presidente russo Vladimir Putin, bollato come «inopportuno» dalla Commissione europea e da cui palazzo Chigi ha tentato, invano, considerata la presenza di una azienda di peso come Enel, di tenere fuori le grandi partecipate di stato. Non serve però essere una dittatura sovietica per fare in modo che la presidenza del Consiglio e il ministero

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