«Il virus può tornare a colpirci duramente». Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto alla Camera e al Senato prima di presentare le nuove misure contro la pandemia. Negli scorsi giorni sia lui che il premier Giuseppe Conte hanno detto che si aspettano un’impennata di contagi.

Mentre tira aria di crisi «voglio lanciare un appello alla responsabilità – ha detto Speranza- . Mi rivolgo alla maggioranza e all’opposizione». Per questo ha chiesto «una forte e leale collaborazione istituzionale, un paese che si stringe a coorte» ha detto, citando l’inno nazionale. Adesso «il Covid ha i mesi contati» con il vaccino, ma prima «in Europa sta arrivando una nuova tempesta». Con i vaccini il virus verrà piegato, ma adesso sta circolando con forza crescente. «Se pensiamo che siamo fuori pericolo andiamo incontro ad amare disillusioni».

Le misure

Questa settimana si è osservato un peggioramento generale, sono aumentati velocità del contagio, ovvero l’indire Rt, incidenza, tasso di occupazione delle terapie intensive, e focolai: «L’epidemia è nuovamente in una fase espansiva». Sono passate da 10 a 13 le regioni e le province che hanno un tasso critico di occupazione delle terapie intensive.

Il governo ha perciò intenzione di «prorogare al 30 aprile lo stato di emergenza», dunque non al 31 luglio come chiesto dal Comitato tecnico scientifico. Ci sarà il divieto di spostamenti tra regioni anche in zona gialla, limitazione dell’asporto dai bar dalle 18, resteranno le limitazioni delle visite a due persone non conviventi e scatterà l’ingresso in area arancione delle aree a rischio alto. Il governo «ha intenzione di istituire un’area bianca, Rt sotto uno, e incidenza meno di 50 per mille abitanti», l’anticipata “zona bianca”. Adesso è «difficile che possa accadere, ma per dare speranza». Inoltre «riapriremo i musei».

Vaccini

«Lasciamo fuori dalla polemica politica la campagna di vaccinazione» ha detto passando a parlare dei vaccini, e ha chiesto «unità sulla campagna di vaccinazione nazionale». Per questo «non dobbiamo alimentare polemiche autolesioniste». L’Italia è stata la prima a lanciare l’alleanza per i vaccini e a sostenere la decisione che venissero gestiti a livello europeo: «Ribadisco la nostra convinzione. Il vaccino è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi». Adesso bisogna andare avanti «e attendere con fiducia le nuove autorizzazioni, siamo fiduciosi che l’aumento delle dosi avverrà in tempi non lunghi». Non passeranno molte settimane «prima che venga autorizzato anche il terzo vaccino» ovvero quello AstraZeneca. Nel primo trimestre «è attesa l’autorizzazione del vaccino Johnson&Johnson». Speranza ha poi ricordato che sta procedendo la sperimentazione del «vaccino praticamente italiano» Reithera.

Intanto vengono acquistate nuove dosi dei vaccini già autorizzati. Speranza ha detto che l’Ue acquisterà 300 milioni di dosi Pfizer-Biontech, altre interlocuzioni sono in corso con Moderna. Per quanto riguarda i medici ha ricordato che verrà coinvolto nuovo personale.

Ottimista sulla diffusione: «Confido che la maggioranza degli italiani deciderà di vaccinarsi senza ricorrere all’obbligo». 

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