Adesso, dicono, serve un forte segnale politico per convincere Mario Draghi a tornare sui suoi passi e a rimanere alla guida del governo. Il presidente del Consiglio si è recato al Quirinale per parlare ancora una volta con Sergio Mattarella, prima dell’intervento di domani al Senato (che inizierà alle 9.30). Prima di salire al Colle, il presidente del Consiglio ha ricevuto il segretario del Pd Enrico Letta che ancora una volta ha perorato la causa del governo delle larghe intese anche se più forze minacciano di andare via. Al momento, è in corso l’incontro tra il premier e il centrodestra.

19.54 – Questa sera Mario Draghi potrebbe incontrare anche Giuseppe Conte. 


19.40 –  Telefonata tra Silvio Berlusconi e il premier prima dell’incontro con la delegazione di centrodestra. Il vertice tra Forza Italia, Lega e gli altri partiti della destra moderata si riunirà di nuovo stasera, sempre a Villa Grande.


19.27 – Il centrodestra alle 20 incontrerà il premier a palazzo Chigi. Lo riferiscono fonti di centrodestra. Faranno parte della delegazione il segretario Matteo Salvini, il vicepresidente e coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi di Noi con l’Italia.


17.11 – Alla Camera le comunicazioni inizieranno alle 9 e la discussione generale durerà fino alle 11.30. Seguiranno le dichiarazioni di voto, poi i deputati voteranno dalle 13.45 alle 15.15. 


16.53 – Le comunicazioni di Draghi in Senato domani inizieranno alle 9.30. La chiama per la fiducia dovrebbe iniziare alle 18.30: la durata media è di tre quarti d’ora, quindi la seduta dovrebbe finire alle 19.30. Con questi orari è molto probabile che il voto alla Camera slitti a giovedì.


16:16 – «Al momento non è stata formulata alcuna richiesta a palazzo Chigi» filtra dall’incontro del centrodestra, dopo che era circolata la voce della richiesta di un incontro a Mario Draghi.


14:20 – Matteo Salvini è a pranzo da Silvio Berlusconi presso la residenza del leader di Forza Italia, e fonti del centrodestra fanno sapere che «all’inizio del vertice del centrodestra di governo è stato espresso sconcerto perché il presidente Mario Draghi ha ricevuto il segretario del Pd e non i leader degli altri partiti della maggioranza, dopo che, peraltro, era stata chiesta una verifica politica».


13:18 – Finita la riunione con governatori, Salvini si è spostato a Villa Grande, residenza di Silvio Berlusconi, per un verice di «centrodestra di Governo» che significa che sarà esclusa la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Lei insiste sulle elezioni: «A sentire la stampa sembra che davvero tutta Italia stia supplicando Draghi di rimanere, come se questo governo fosse realmente nel cuore di tutti gli italiani. Però poi sempre la stessa stampa avverte che se si andasse a votare, stravincerebbe chi sta all'opposizione di Draghi e del suo governo. Le tipiche dissonanze cognitive della sinistra» ha scritto sui social. Il Guardian ha pubblicato un editoriale in cui auspica che Draghi resti al governo per bloccare l’ascesa del suo partito “post-fascista”.


12:32 – È in corso una riunione, in videocollegamento, tra Matteo Salvini e tutti i governatori della Lega. Accanto al leader è presente anche il ministro e vicesegretario Giancarlo Giorgetti.


La foto divulgata dopo l'incontro di Salvini con sottosegretari e ministri

12:15 – Nel pomeriggio ci sarà un vertice di centrodestra a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi. La Lega, dopo una riunione del segretario Matteo Salvini con i ministri e i sottosegretari, ha fatto sapere che «a prescindere dagli esiti della crisi di governo ed anche in caso di elezioni anticipate, la Lega vuole tutelare la tenuta economica e sociale del paese garantendo l’approvazione in tempi brevissimi di una legge di bilancio anche tabellare che dia certezze e stabilità». Per evitare «un mercanteggiamento pre elettorale in sede di bilancio, garantendo al contempo con responsabilità la messa in sicurezza dei conti dello stato». La sessione di bilancio di solito parte a ottobre e l’approvazione del disegno di legge arriva a fine dicembre. Rimane il no a un governo che includa ancora il Movimento 5 stelle.


11:45 –  Dopo l’incontro con Draghi, dal Pd spiegano che un governo senza il Movimento 5 stelle sarebbe spostato a destra, i dem non escludono che la situazione possa comunque andare avanti, ma non è chiaro se Draghi ci starebbe comunque. Se il Movimento o parte decidessero di tornare indietro e far rientrare la crisi, una scelta che preferirebbe anche Letta, a quel punto anche la Lega e Forza Italia saranno costretti a mettere in chiaro dopo giorni di polemiche se con i grillini ancora parte della maggioranza ci staranno ancora. Una partita che si gioca nelle prossime ore, o appena Draghi comincerà a parlare a Palazzo Madama il discorso sarà lo stesso di giovedì scorso fatto al presidente della Repubblica e ai ministri: dimissioni.


11: 39 –  Le riunioni del Movimento 5 stelle sono terminate lunedì sera e già alcuni parlamentari che sui giornali erano dati pronti a votare la fiducia comunque al presidente del Consiglio, adesso smentiscono: «Noi abbiamo portato dei punti e su quelli non transigiamo», racconta Luca Sut. Alcuni sono stati critici, ma dopo la nuova foto di Beppe Grillo su whatsapp con un’evocativa colla che sembra prendere in giro chi vuole restare incollato alla poltrona, anche la posizione del capogruppo alla Camera ormai data per certa comincia ad essere vista in modo diverso: «Davide Crippa ha detto come la vede ma non ha detto voterò comunque».

Questo non significa che il dissenso sia rientrato. Altri parlamentari in queste ore stanno confermando le loro defezioni: «Se voterò la fiducia al governo Draghi? Sì, assolutamente. Rimango ferma nella mia posizione. Lo avevo già dichiarato prima che si consumasse la pantomima del Senato» ha risposto all'Adnkronos la deputata M5S Rosalba Cimino.

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